PESARO - La quinta settimana del progetto regionale "Ci Sto? Affare fatica - Facciamo il bene comune" alla seconda edizione, coordinato da Csv Marche con il finanziamento della Regione Marche e un contributo di Fondazione Cariverona, si è conclusa all'insegna della creatività. Tante le squadre che hanno dato libero sfogo alla fantasia, pitturando panchine a tema, inventando murales, dipingendo pareti bianche e creando bellissimi disegni che hanno abbellito parchi, palestre, beni comuni. Del resto, la cura e l'attenzione ai beni comuni sono lo scopo primario del progetto che quest'anno vede il coinvolgimento di ben 63 Comuni, della costa e dell'entroterra, dai più grandi ai più piccoli.
Nel pesarese
I giorni scorsi, in provincia di Pesaro, hanno visto impegnate le squadre nei Comuni di Fossombrone, Pianello di Cagli, Pesaro (dove le telecamere del Tg Rai Marche hanno realizzato un servizio sul progetto >>) Mombaroccio, Gradara. Nel Comune di Paolo e Francesca i partecipanti con i tutor e l'handyman hanno creato un bellissimo murales, ma nel corso della settimana durante le pause dalle attività alla scuola media "G. Lanfranco" hanno anche potuto conoscere da vicino uno strumento musicale insolito: l'handpan. Creato in Svizzera nei primi anni 2000, il nome significa letteralmente “strumento suonato con le mani”. È composto da due calotte in ferro unite fra loro in modo da creare una cassa armonica con un una nota centrale chiamata Ding. Al termine della lezione, ispirati dai suoni soavi dell'handpan, hanno poi dipinto le panchine con i colori dell'arcobaleno. Anche a Fossombrone sono state rimesse a nuovo le panchine nella zona panoramica, sempre con la super visione della tutor Jessica. Durante i cinque giorni di attività i ragazzi hanno pulito l'oratorio della Sacra Famiglia e sistemato il piazzale del museo civico A. Vernarecci e il parchetto di via del mercato. E la prossima settimana una nuova squadra sarà alle prese con un coloratissimo murales. A Mombaroccio i ragazzi hanno ripulito il Chiostro di San Marco mentre a Pianello (Cagli) un bellissimo murales con i colori dell'arcobaleno è sorto al Parco dell'amicizia.
Nell'anconetano
Creatività e fantasia non sono mancati anche in provincia di Ancona: a Trecastelli nelle ultime due settimane i ragazzi si sono impegnati nella riqualificazione dei parchi presenti su tutto il territorio comunale e anche nel progetto intitolato “Le panchine dei diritti”. All’interno di ciascun parco delle sette località di Trecastelli è stata individuata una panchina, che i ragazzi hanno dipinto di un colore che andava a rappresentare un diritto civile a loro caro. I diritti civili su cui i ragazzi hanno riflettuto e che hanno voluto in tal modo valorizzare hanno una grande rilevanza sociale e civica: il diritto al gioco, all’istruzione, alla non violenza, all’uguaglianza e alla non discriminazione, al lavoro, alla libertà di espressione, alla salute. Su ognuna delle panchine dipinte è stata attaccata una targhetta, ideata dal consigliere Federico Bruni, indicante il diritto fatto valere e un QR Code che consente di localizzare e individuare in maniera congiunta tutte “Le panchine dei diritti” presenti sul territorio. “Le nuove generazioni sono il futuro dei nostri luoghi- ha affermato il Sindaco di Trecastelli Marco Sebastianelli - grazie a questo progetto la cura e la valorizzazione dei beni comuni sono state messe nelle mani dei giovani del nostro territorio, che hanno dimostrato impegno e partecipazione verso un’iniziativa così significativa dal punto di vista civico”.
Nell'ascolano
A Folignano (Ap) i ragazzi durante la settimana hanno raccolto i rifiuti lungo il corso del torrente Marino con l'handyman Gianluigi Lanciotti e il tutor Cristian Di Silvestre, quindi hanno proseguito l'attività di pittura delle panchine, decorate seguendo il tema dei cartoni animati. Murales anche ad Ascoli Piceno, nel sottopasso di via Erasmo Mari, che è quasi pronto per essere inaugurato. La seconda squadra di Ascoli ha realizzato invece un pannello per la scuola secondaria di primo grado - Isc don Giussani Monticelli, con una citazione dell'astronauta Samantha Cristoforetti.