I nostri valori e la vision
CSV Marche crede nei valori della pace, la legalità, l'accoglienza, la solidarietà e giustizia sociale ed è convinto che il volontariato, come pratica tangibile di cittadinanza responsabile, è strumento prezioso per il superamento degli ostacoli che ne impediscono il pieno realizzarsi.
CSV Marche crede in un volontariato che:
- mette al centro del suo agire le persone
- fornisce una risposta concreta alle situazioni di disagio, ma allo stesso tempo si impegna per rimuoverne le cause
- concorre alla tutela e fruizione dei beni comuni
- agisce una consapevole funzione politica collaborando, in un rapporto di sussidiarietà, con le istituzioni pubbliche, cui spetta la responsabilità primaria della risposta ai diritti dei cittadini.
CSV Marche, attraverso la gestione dell'ente omonimo, opera per lo sviluppo e la qualificazione del volontariato marchigiano e per la promozione della cultura della solidarietà, perché sostenere e far crescere il volontariato, significa portare un contributo al cambiamento sociale.
CSV Marche si riconosce appieno nella Carta dei Valori del Volontariato che ha esplicitato, nei suoi aspetti essenziali, la duplice missione del volontariato: la dimensione attiva, attraverso la gratuita presenza nel quotidiano, e la dimensione politica, partecipando alla rimozione degli ostacoli che generano svantaggio ed esclusione sociale.
I nostri principi
CSV Marche opera, in particolare, secondo i seguenti principi:
- Il rispetto dell’identità e dell’autonomia del Terzo Settore, scegliendo di intervenire in una logica collaborativa, di rete e non sostitutiva rispetto ai problemi del territorio;
- Un sistema di governo democratico e partecipato, qualificando il ruolo dei volontari e degli ETS in cui essi operano non solo come destinatari di azioni, bensì come soggetti in grado di contribuire attivamente alla definizione degli obiettivi, delle strategie e delle azioni;
- Un costante atteggiamento di ascolto delle esigenze e delle aspettative manifestate dagli ETS ed in particolare da quelli meno strutturati;
- Una costante collaborazione nella realizzazione delle azioni programmate con le organizzazioni del Terzo Settore a partire dalle reti organizzate e valorizzandone le eccellenze;
- Una gestione improntata alla massima trasparenza delle decisioni assunte ed alla loro verificabilità e ad un’adeguata accessibilità alle informazioni da parte dei portatori di interesse;
- Una strategia di intervento mirata non solo ad alleviare le difficoltà contingenti delle associazioni, ma anche in grado di promuovere lo sviluppo di competenze diffuse che possano, nel tempo, contribuire a consolidare ed accrescere l’autonomia delle diverse realtà associative;
- Una presenza capillare in tutto il territorio della regione;
- La più ampia rappresentatività del mondo del terzo settore mirata a coinvolgere e valorizzare equamente le grandi e complesse organizzazioni così come quelle piccole e non formalizzate;
- Una costante attenzione alla valutazione delle attività finalizzata al miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi e delle iniziative realizzate;
- Un continuo e costruttivo confronto con i diversi portatori di interesse (Fondazioni, Organismo Territoriale di Controllo, Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio, enti pubblici territoriali, organizzazioni del Terzo Settore, altri soggetti pubblici e privati)