ANCONA - Non è un documentario tradizionale, ma un prodotto multimediale che mostra la storia di un progetto complesso, le sue voci, i protagonisti, le mappe, le parole chiave di un viaggio durato 4 anni in Europa, per capire il fenomeno migratorio da più punti di vista e elaborare nuove politiche a riguardo
Come chiarito nella pagina di progetto. “Il webdoc nasce dalla contaminazione tra ‘ipermedia’ – che a sua volta è una combinazione di ipertesto e multimedialità – e storytelling, che è l'elemento che distingue un webdoc”. Sì è dunque creato “un sito la cui fruizione è guidata, almeno in parte, da un racconto ancorato alla realtà, che l'utente può scegliere di esplorare a diversi livelli paralleli, fruibile attraverso contenuti multimediali di vario genere. Rispetto al documentario tradizionale è ridefinito il ruolo del fruitore, che può muoversi lungo percorsi narrativi a seconda dei propri interessi e può aggiungere anche i propri contributi. “Il webdoc è dinamico, adattabile e può continuare ad evolversi grazie alla partecipazione degli utenti”.
Il web doc è composto da una Timline che indica le tappe fondamentali del progetto. Da un Lessico, una sorta di “glossario” che evidenzia le parole chiave emerse durante interviste e progetti. E dunque c’è una Mappa interattiva con la storia dei territori coinvolti.
La rete delle città e delle isole di confine (BTIN) – uno dei risultati più importanti del progetto, per uscire in modo stabile e coordinato dalla frammentazione delle realtà di confine – ha uno spazio dedicato.
Il documentario arriva a conclusione di Snapshots FromThe Borders un progetto cofinanziato dall'Unione Europea (linea di bilancio EuropeAid DEAR) che ha coinvolto 35 partner, autorità locali di frontiera e organizzazioni della società civile. Snapshots From The Borders ha lavorato per migliorare la comprensione dei bisogni dei territori di confine da parte dei decisori politici e dell'opinione pubblica europea, nazionale e locale, concentrandosi sulle interdipendenze globali che determinano i flussi migratori verso i confini europei, nella prospettiva di implementare lo Sviluppo Sostenibile, tra gli obiettivi prioritari delle Nazioni Unite.