ANCONA – L’edizione 2022 di "Ci Sto? Affare fatica! - Facciamo il bene comune" si è conclusa il 5 agosto scorso e ha coinvolto a livello regionale 551 giovani nella fascia d'età tra i 16 e i 35 anni. Nello specifico le presenze di giovani dai 16 ai 21 anni nelle 5 settimane di attività sono state oltre 500 mentre i tutor (ragazzi e ragazze nella fascia d'età tra i 22 e i 35 anni) sono stati 55: 14 ad Ancona, 8 ad Ascoli, 2 a Fermo, 11 a Macerata, 20 a Pesaro.
In totale sono state attivate 87 squadre: 16 in provincia di Ancona, 15 nell’ascolano, 5 nel fermano, 27 nel maceratese, 24 in provincia di Pesaro e Urbino. I Comuni marchigiani in cui è stato possibile attivare le squadre sono stati 32, ben distribuiti sia nella fascia costiera che nell'entroterra, compresa l'area del cratere sismico.
E si conclude così la terza edizione del progetto, nato in Veneto, avviato nelle Marche nel 2020 dove è coordinato da Csv Marche Ets e finanziato dalla Regione, che ha confermato l'impegno a sostenerlo anche per il 2023 e il 2024.
Per 5 settimane, dal 4 luglio al 5 agosto, i partecipanti sono stati impegnati in azioni di riqualificazione dei beni comuni dei territori di appartenenza. Piccoli lavori di manutenzione e sistemazione, artigianato, pulizia, sempre all'insegna della creatività, della condivisione e dell'amicizia.
Panchine variopinte, murales artistici, parchi e asili con giochi per i bimbi rimessi a nuovo, giardini e aree verdi ripulite da foglie, erbacce e rifiuti sono alcune delle attività portate avanti. I giovani dalle magliette rosse, seguiti dai tutor con le magliette verdi e dagli handyman (maestri d’arte, esperti pronti a seguirli e guidarli) armati di palette, sacchi della spazzatura, guanti e strumenti vari si sono messi all'opera con risultati apprezzati da tutta la comunità e dalle amministrazioni locali.
A ciascun partecipante al termine delle attività, è stato consegnato un ‘buono fatica’ settimanale del valore di 50 euro (100 euro per i tutor).
Le opere realizzate sono state anche documentate con foto e video caricati sui social network del progetto (pagina facebook, profilo Instagram e canale Tiktok).
Determinante per la buona riuscita delle attività è stata la condivisione degli obiettivi con le amministrazioni comunali. Quando si è aperto il bando sono stati ben 63 i Comuni in tutta la regione che hanno manifestato il proprio interesse ad aderire.