ANCONA - Dal 14 giugno al 30 luglio 125 squadre di ragazzi dai 16 ai 21 anni sono state impegnate in tutta la regione in azioni di cura del proprio territorio e dei beni comuni. Ecco il progetto "Ci sto? Affare fatica - facciamo il bene comune", alla seconda edizione, coordinato dal CSV Marche e finanziato dalla Regione Marche, con un contributo anche da parte di Fondazione Cariverona, che ha visto per 7 settimane centinaia di giovani all'opera in ben 42 comuni marchigiani, dalla costa all'entroterra, dai più grandi ai più piccoli inclusi alcuni dell'area del cratere. Complessivamente tra il 2020 e il 2021 sono state attivate sui territori 191 squadre. L'iniziativa inserita nel piano biennale 2020/21 delle Politiche Giovanili, ha l'obiettivo di stimolare i ragazzi a valorizzare il tempo estivo, attraverso attività concrete di cittadinanza attiva e cura dei beni comuni.
“Questa è un’iniziativa sulla quale la Regione intende investire ancora – ha commentato l’assessore regionale alle Politiche giovanili, Giorgia Latini - perché ha un valore educativo, accompagnando i ragazzi durante il percorso estivo in un’esperienza valida per capire l’importanza dell’impegno e del sacrificio e un valore sociale, perché attraverso la riqualificazione dei luoghi nei comuni (le aree verdi, gli spazi sociali etc.) riusciamo a migliorare la vita dei cittadini. Ritengo che questo genere di azioni sia anche un fattore di coesione delle comunità, estremamente utile in un periodo post-distanziamento come quello che stiamo vivendo. In questo modo, prevedendo un riconoscimento anche economico per il lavoro svolto, riusciamo a trasmettere un messaggio positivo: attraverso il proprio impegno si può portare beneficio a sé e agli altri. Ringrazio il CSV Marche e le amministrazioni comunali per la collaborazione e credo che dovrà esserci una terza edizione del bando, che permetta anche a chi non è ancora riuscito a partecipare di farlo il prossimo anno”.
Ognuna delle 125 squadre (31 nella provincia di Pesaro, 30 nella provincia di Ancona, 33 per la provincia di Macerata, 7 in provincia di Fermo e 24 nella provincia di Ascoli Piceno) era formata da 8/10 giovani partecipanti, 1 tutor e 1 handyman volontario (artigiano esperto). Le attività portate avanti dai giovani, armati di guanti, scope, sacchi, pennelli, vernici, impregnante e carta vetrata, sono state tantissime e diverse, ma tutte accomunate dalla stessa voglia di valorizzare al meglio uno spazio o un bene comune.
Tra queste troviamo la pulizia di spazi verdi e parchi cittadini, sistemazione di panchine e giochi per bambini, imbiancatura di muri e monumenti imbrattati, realizzazione di murales, sistemazione e riparazione di staccionate, raccolta di foglie e rifiuti e molto altro. Solo per citarne alcune a Fossombrone sono state rimesse a nuovo le panchine nella zona panoramica, a Mombaroccio i ragazzi hanno ripulito il Chiostro di San Marco mentre a Pianello (Cagli) un bellissimo murales con i colori dell'arcobaleno è sorto al Parco dell'amicizia. A Folignano (Ap) i ragazzi hanno decorato le panchine seguendo il tema dei cartoni animati e ad Ascoli, nel sottopasso di via Erasmo Mari, è sorto un bellissimo murales. Sempre ad Ascoli è stato realizzato un pannello per la scuola secondaria di primo grado - Isc Don Giussani Monticelli, con una citazione ispirazionale dell'astronauta Samantha Cristoforetti. A Morrovalle sono state posizionate le fioriere nel centro storico, rimesse a nuovo panchine, ringhiere e staccionate, a Belforte del Chienti è stata ripulita la zona Fornaci. A Mondavio è stato risistemato il chiostro francescano, con le persiane tutte rimesse a nuovo e a San Benedetto sono state ripitturate le fontane comunali.
"Si conclude la seconda edizione del progetto che ha visto quest'anno la partecipazione di 42 comuni - ha sottolineato il presidente del Csv Marche Simone Bucchi - siamo riusciti a coinvolgere tante amministrazioni con cui c'è stata fin da subito una condivisione di intenti, a partire da un forte senso di comunità e impegno civico. Si è creata una rete virtuosa e la speranza è che si possa proseguire in futuro questo percorso che ha insegnato ai nostri giovani il vero valore del 'fare fatica' per i beni comuni. E' stato un periodo complesso e delicato per via della pandemia ma questo non ha fermato il progetto, che anzi nella difficoltà ha saputo trovare una nuova spinta motivazionale".
Tutte le attività si sono svolte all'aria aperta (salvo in caso di pioggia) e nel rispetto dei protocolli per la sicurezza sanitaria. Come riconoscimento all'impegno profuso dai giovani partecipanti con le magliette rosse, al termine di ogni settimana il progetto li ha omaggiati di "buoni fatica" da 50 euro (100 euro per i tutor) spendibili in negozi convenzionati. Positiva anche la collaborazione dei Comuni che hanno formalmente aderito, mettendo a disposizione spazi e materiali per impegnare le squadre.