ANCONA - Il volontariato nelle Marche si conferma capace d’adattarsi alle emergenze, per venire incontro con tempestività ai bisogno della propria comunità di riferimento. Ecco l’aggiornamento settimanale sul lavoro prestato dalle associazioni per la crisi Covid-19. Qui le iniziative che stiamo raccontando.
Sviluppo dei contenuti digitali per l’associazione Azobé di Pesaro, che dopo aver momentaneamente chiuso la propria sede, ha messo in campo i mezzi tecnologici per raggiungere famiglie e bambini. Video incontri pomeridiani, e clip pubblicati regolarmente nella propria pagina Facebook. In una nota dell’associazione, si legge: “Azobè onlus è attiva a Pesaro dal 2008 grazie al suo Centro di Sostegno alle Funzioni Educative Familiari Baricentro, nato per rispondere alle necessità dei bambini e delle bambine dai sei ai tredici anni ed alle molteplici esigenze delle famiglie. Ma l’associazione attualmente non può, a causa della diffusione del coronavirus, svolgere nei propri spazi le molteplici esperienze laboratoriali e didattico-educative programmate per favorire e sostenere l’armonica crescita personale dei minori e supportare il compito genitoriale. Però ha imparato ad utilizzare creativamente i mezzi che la tecnologia fornisce per realizzare video-incontri pomeridiani, che vanno dal lunedì al venerdì, per aiutare i bambini negli apprendimenti e nello studio sia singolo che collettivo, per creare momenti di gioco condiviso e interessanti occasioni di riflessione, di comunicazione ed anche di confronto sia con i minori che frequentano il Centro “Baricentro” che con le loro famiglie. L’Associazione Azobè, inoltre, per contribuire a ricostruire un senso di vicinanza tra le persone, una vicinanza che la pandemia con i suoi contagi e le sue paure tende a sgretolare, ha iniziato a produrre ed a pubblicare nella pagina Facebook di Azobè brevi video per fornire piacevoli occasioni di comunicazione e di condivisione utili anche a muovere la partecipazione e il coinvolgimento di quanti desiderino, con propri video realizzati attraverso immagini o disegni “fatti in casa”, donare una minima parte del proprio tempo a chi potrebbe risentire troppo della solitudine dedicando a tutti i bambini che sono a casa ed ai loro genitori un racconto o una storia: siamo infatti convinti che la strada della solidarietà passi anche attraverso queste piccole, ma indispensabili, attenzioni quotidiane”
Di necessità, virtù, anche per l’Anffas dei Sibillini. Con la chiusura temporanea della sede La Casa nel Cuore, i volontari si sono attivati per dare supporto alle persone con disabilità e alla rispettive famiglie in video conferenza e al telefono. I ragazzi sono stati spronati a usare una piattaforma web, per interagire e giocare. Un appuntamento virtuale ormai importante per tutti, che scandisce la giornata e diventa un punto di riferimento. In un periodo, questo della quarantena, dove le persone con disabilità hanno subito un arretramento rispetto alle proprie routine e abitudini costruite con anni di impegno e importanti per mantenere un ritmo di vita socializzante e più costruttivo. "Da ormai 15 giorni i nostri ragazzi hanno provato l’esperienza della videoconferenza: tutti davanti alla webcam per provare a sentirsi vicini anche stando ognuno a casa propria. Ormai è un appuntamento fisso: ci si prepara, si aspetta ansiosi l'ora della 'CONFERENZA', ci si saluta, si scherza, si ride, si canta", racconta un post pubblicato sulla pagina Facebook dell'associazione. La Casa nel Cuore è stata inaugurata da Anffas lo scorso novembre, dopo che il sisma del 2016 aveva reso inagibile la precedente sede.
Il volontariato si è impegnato anche per i controlli del territorio. Con l’associazione Giacche verdi che ha pattugliato a cavallo il territorio pesarese al fianco delle forze dell'ordine. Nel weekend di Pasqua, l'annunciata stretta sui controlli per il rispetto delle misure di lockdown ha visto infatti, nel pesarese, numerose pattuglie in strada a presidiare le arterie principali e anche il San Bartolo. Insieme agli uomini di polizia, carabinieri, corpo forestale, finanza, esercito, polizia provinciale e municipale, è ha dato il suo contributo anche l'associazione Giacche Verdi, a cavallo per monitorare fiumi e spiagge in accordo con il Comune. Le Giacche verdi Marche hanno operato in collaborazione con quelle di Rimini per sorvegliare l'alveo del fiume Conca, che scorre tra le due province.
L’Associazione nazionale Vigili del fuoco volontari coordinamento Marche, con l'impiego di mezzi, attrezzature e operatori della sezione provinciale di Fermo, in queste settimane è stata impegnata in vari Comuni dell'entroterra e all'ospedale Murri. In questi giorni l'intervento dei volontari fermani è stato richiesto anche al porto di Ancona. Sono state sanificate otto imbarcazioni e 56 mezzi di servizio di Guardia costiera, Guardia di finanza, Polizia e Autorità portuale. Nei prossimi giorni l'attività prosegue al Reparto navale della Guardia di finanza di San Benedetto, con la Croce Azzurra di Sant'Elpidio a Mare e la Croce Verde di Torre San Patrizio. Le richieste di intervento su siti sensibili e di rilevanza strategica confermano la crescita dell'associazione e il ruolo di riferimento che sta assumendo sul territorio.