PESARO – Un centinaio di presenze, arrivate anche da fuori provincia, e tantissimi gli spunti emersi, per un evento che ha voluto far incontrare e riflettere il terzo settore pesarese e marchigiano nella prospettiva di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024, partendo dal volontariato come elemento culturale fondante di una comunità.
Questo, in estrema sintesi, il bilancio dell’assemblea di associazioni e volontari, convocata il 20 maggio a Pesaro dal Centro servizi per il volontariato Marche, come momento di avvio del progetto “Visibilia – Volontariato è cultura”, un percorso in più fasi, che vuole attivare un luogo di ascolto, confronto e condivisione di idee e proposte per rendere il volontariato protagonista propositivo di “Pesaro 2024 - Capitale italiana della Cultura”.
“Vogliamo coinvolgere il mondo del volontariato in un’occasione imperdibile, come quella di Pesaro2024 – ha spiegato Simone Bucchi, presidente regionale di CSV Marche Ets – l’assemblea di oggi è una pagina bianca da scrivere insieme, ragionando su ciò che potremmo fare, con l’intenzione di sviluppare progettualità, sulla base delle idee e le proposte che emergeranno. Il fare quotidiano dei volontari produce cultura della solidarietà e delle relazioni. Con Visibilia vogliamo dare appunto più visibilità al valore del volontariato, in un progetto che non si fermi al 2024, ma continui anche oltre”.
È stata la modernissima location del Cantiere navale Rossini di Pesaro, in uno dei suoi avveniristici capannoni ad ospitare l’evento, che si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime della drammatica alluvione dei giorni scorsi in Emilia Romagna e un sentito grazie per tutti i volontari e forze dell’ordine impegnati ad risollevare le comunità così duramente colpite. Volontari che si sono fatti avanti numerosi anche a Pesaro, per aiutare famiglie e attività alle prese con gli allagamenti avvenuti anche in città.
“Il volontariato si incontra in questo luogo così evocativo – ha spiegato Tomas Nobili, presidente della Delegazione provinciale CSV di Pesaro e Urbino, e presentatore dell’evento – perché la nostra iniziativa è anch’essa un cantiere, un lavoro di idee e proposte che inizia oggi, ma non finisce nel 2024. Le associazioni hanno risposto numerose, circa cento, e l’intento è quello di arrivare entro l’anno all’elaborazione di un manifesto d’intenti del volontariato da lasciare alla città e magari a un’installazione vera e propria per Pesaro2024”.
L’assemblea di associazioni e CSV si è svolta in una modalità insolita, grazie all’intervento del collettivo di arte sociale “Dmav” che, partendo da una suggestiva performance teatrale, ha introdotto e dato il via ai gruppi di lavoro dei partecipanti che hanno lavorato su tre temi: Il valore del volontariato; persone e luoghi da ascoltare; idee creative per Visibilia. Dmav (Dalla maschera al volto) è infatti un collettivo di arte sociale che sviluppa interventi all’interno di diversi contesti, con lo scopo di portare l’attenzione su temi rilevanti per la nostra epoca e generare eventi che coinvolgono la comunità.
“Apriamo questa assemblea con una delle nostre performance storiche ‘The village’, un lavoro sulle forze che animano la comunità, e che lancerà i tavoli di lavoro del progetto Visibilia, per rendere visibile il valore culturale e sociale del volontariato nella cornice di Pesaro2024.– ha commentato Alessandro Rinaldi, direttore artistico di Dmav – Chi si occupa di volontariato mette in circolo il dono, la vicinanza, l’accoglienza, ingredienti essenziali per una comunità. Dunque quando penso a Pesaro2024 penso a far emergere tutto ciò. Qui l’idea è di utilizzare l’arte contemporanea al servizio del volontariato, al servizio della costruzione collettiva di un manifesto culturale e creativo, come contributo per Pesaro Capitale della cultura”.
Qui il servizio speciale dedicato alla giornata, con interviste a numerosi protagonisti, realizzato da RossiniTv
Qui invece il video breve curato da Primo comunicazione