ANCONA - Cosa significa co-progettare e co-programmare, tra privato sociale e istituzioni pubbliche? Che valore aggiunto hanno questi percorsi che vedono gli Ets (enti del terzo settore) coinvolti attivamente con i soggetti pubblici, per perseguire finalità condivise d'interesse generale? Qual è la cornice normativa di riferimento?
Di questo e altro si parla nel corso di formazione on line "Opportunità e sfide del post-COVID 19 tra privato sociale e Amministrazioni pubbliche. Quali percorsi e progettazioni condivise?" organizzato dall'Avis regionale nell'ambito del progetto Riesco Marche (Reti inclusive e solidali per la comunità), con oltre 140 iscritti.
Il percorso, promosso con il patrocinio dell'Anci Marche e la collaborazione del Coordinamento Odv e Aps dell'Ats IX, si svolge interamente in modalità a distanza, attraverso 3 webinar - due dei quali si sono già tenuti - con docenti universitari e relatori esperti, tra i quali Edoardo Patriarca e il prof. Stefano Zamagni.
Il terzo e ultimo appuntamento è in programma il 28 gennaio, dalle ore 17,30 alle 20, con gli interventi del prof. Erik Longo dell'Università di Firenze e del presidente di CSV Marche, Simone Bucchi.
L'attività è rivolta non solo alle associazioni partner del progetto Riesco, ma in generale agli enti del terzo settore marchigiani, e attraverso Anci Marche, anche ad amministratori e funzionari di Comuni e enti locali marchigiani. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione sul sito www.avismarche.it, compilando l'apposito form. Gli iscritti riceveranno poi via mail, poche ore prima del webinar, il link per collegarsi on line.
Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure tel. 071.2867653
L'iniziativa è realizzata nell'ambito del progetto Riesco Marche - Terzo settore in rete per l’emergenza Covid-19, finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e con il contributo della Consulta Fondazioni Casse di Risparmio marchigiane, per contrastare gli effetti di esclusione sociale, precarizzazione e marginalizzazione acuiti dall’emergenza sanitaria. Al progetto, che vede capofila Auser Marche, partecipano 14 reti associative ed enti non profit, che, attraverso le loro sedi territoriali, stanno portando avanti attività in quattro diverse macroaree: contrasto alla povertà; servizi a domicilio per fasce deboli; sostegno a distanza per situazioni di disagio; supporto al tessuto associativo (nel quale si inserisce questo percorso formativo promosso dall'Avis).