ANCONA - Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fano, Jesi, Porto San Giorgio, Senigallia.
Sono le città delle Marche che dal 21 al 23 ottobre aderiranno alla mobilitazione nazionale contro la guerra in Ucraina, per pretendere l'immediato cessate il fuoco e la convocazione di una seria Conferenza internazionale di Pace.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, ad ognuno la sua parte!
Per tutti i dettagli https://www.facebook.com/UnivPace
#EuropeForPeace
https://sbilanciamoci.info/europe-for-peace/
In considerazione della grave escalation della guerra in Ucraina, la Coalizione Europe for Peace propone una nuova ed ampia mobilitazione nazionale per richiedere ancora una volta un serio e forte impegno finalizzato alla convocazione di una Conferenza internazionale di pace.
“Siamo infatti di fronte ad una contrapposizione - via Ucraina - tra la Russia e gli Stati Uniti”, afferma il Presidente dell’Università per la pace Mario Busti, “che si sviluppa su più livelli visibili e invisibili: dalla guerra economica all’accaparramento delle risorse (il Donbass è ad esempio ricco di minerali rari indispensabili per le moderne tecnologie), dalla propaganda elettronica agli attacchi haker, fino al dominio nell’intelligenza artificiale militare. Si tratta di una “guerra grande” a cui il movimento per la pace deve articolare parimenti una risposta nonviolenta su più piani: culturale, spirituale, educativo, economico, giuridico e sociale”.
“Colpisce la grave assenza dell’Europa unita e dell’ONU come attori in grado di contribuire in maniera determinate all’immediato cessate il fuco ed al negoziato”, aggiunge Tamara Ferretti della segreteria nazionale ANPI e Presidente dell’ANPI di Ancona.
Il fine settimana individuato è quello del 21-23 Ottobre. Per l'Appello e per tutti gli ulteriori approfondimenti, si rimanda al link https://sbilanciamoci.info/in-piazza-subito-per-fermare-la-guerra/
Nelle Marche l'Università per pace invita tutti i sindaci, tutti gli enti, le organizzazioni e le associazioni sensibili al tema ad organizzare tanti eventi diffusi nelle città della regione, come ad esempio flash mob, presidi e banchetti, incontri di approfondimento nelle piazze, per unire idealmente tutte le Marche all'insegna della pace e della richiesta di una seria azione diplomatica quale uniche vie per la soluzione del conflitto.