(Senigallia - AN) Muoversi tra le dimensioni educative e comunicative del mondo di oggi comporta diverse sfide nonchè la capacità di mettere in campo sempre nuove risorse. Proprio per rispondere a questi bisogni è stato pensato “Strategie comunicative: lenti deformanti fra noi e la realtà”, un corso di formazione rivolto a docenti e giornalisti per consolidare quelle competenze comunicative indispensabili per saper leggere e raccontare una realtà libera da filtri o lenti deformanti, al fine di educare alla riflessione critica e consapevole dei molteplici contesti attuali.
Si comincia il 17 gennaio a parlare di come “Tutto dipende dallo sguardo: realtà da percepire e da raccontare” con la giornalista Fabiana Martini, tra i promotori del progetto “Parole Ostili”, per poi proseguire il 23 gennaio insieme a Raffaele Crocco, giornalista Rai e ideatore e direttore dell’”Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo”, con l’incontro “Narrazione attraverso le carte: Atlante delle guerre e dei conflitti”. Il 1° febbraio Laura Mandolini, giornalista di “Fondazione Gabbiano”, condurrà il laboratorio “Contaminazioni mediatiche. La deontologia che fa bene” che fornirà strumenti teorico-pratici per orientarsi nell’ambiente dei mass media. Il 13 febbraio il laboratorio delle formatrici CVM Maurizia Catena, Alessandra Ceccarelli e Isabella Bruni, in collaborazione con il responsabile scientifico CVM Giovanna Cipollari e con Laura Mandolini, sarà orientato a co-costruire delle proposte didattiche spendibili in classe. Il percorso di concluderà l’8 maggio con attività di monitoraggio e condivisione dei risultati delle sperimentazioni didattiche.
Il corso, organizzato da FOCSIV insieme a CVM e Università della Pace, è parte del progetto GUNI – Generiamo Una Nuova Italia: i giovani impegnati per una piena accoglienza ed integrazione degli immigrati, al fine di contrastare fenomeni di fragilità, marginalità, esclusione sociale, intolleranza e discriminazione.
I docenti possono iscriversi al corso attraverso la piattaforma S.O.F.I.A. e i giornalisti tramite la piattaforma Sigef.