ANCONA - Continuano le celebrazioni del 50^ Anniversario della Fondazione di Avis Marche ed è massima l’attenzione alla sostenibilità delle donazioni di sangue e plasma.
“Il corrente quadro donazione vede nella nostra regione una flessione di circa 1000 donazioni rispetto allo stesso periodo del 2021 - spiega il presidente di Avis Marche Daniele Ragnetti - Questo momento storico ci porta a un confronto con la recente riforma sanitaria regionale, con le trasformazioni che subirà la riorganizzazione del nostro sistema nel suo complesso e conseguentemente tutta la raccolta e il lavoro della rete associativa marchigiana delle Avis”.
E ancora, aggiunge Ragnetti: “Il personale rappresenta la primaria criticità regionale che vede difficoltà di vario tipo nelle differenti province e spesso non permette la continuazione delle attività correnti e di raccolta sul territorio”. Per questo, Avis Marche suggerisce l’importanza di un modello centrale di coordinamento forte del Dirmt - Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale, una soggetto “che possa passare da un assetto funzionale a uno gestionale con propria autonomia decisionale e finanziaria. Così da metterlo in condizione di poter prendere decisioni sul personale e sull’efficacia organizzativa di tutto il sistema Trasfusionale Marchigiano nei 12 centri trasfusionali della nostra regione e dei relativi punti di raccolta sul territorio”.
Attualmente nella Regione Marche ci sono 57mila donatori. Tra gennaio e settembre del 2022 le donazioni sono state mille in meno rispetto al periodo precedente dello scorso anno. Dato non preoccupante, da imputarsi secondo Avis Marche a tre fattori: “Il prolungamento della pandemia con elevato grado di positività, l'enorme e prolungato caldo a livelli oltre la media degli anni precedenti, la mancanza di personale medico e infermieristico nei Centri trasfusionali che ha ridotto la raccolta nei punti di prelievo esterni distribuiti sul territorio”. Sebbene la raccolta di sangue riesca a coprire la richiesta regionale, rimane viva l’attenzione per la riapertura di molte chirurgie che aumenteranno il fabbisogno di donazioni nei prossimi mesi.
Il presidente Daniele Ragnetti ricorda anche la centralità del plasma per la produzione di farmaci salvavita. “Il fabbisogno nazionale di plasma è coperto per il 75%, nelle Marche la quota di sacche donate è maggiore ma non siamo ancora autosufficienti”.
Le celebrazioni del 50^ Anniversario della Fondazione di Avis Marche intanto continuano con la presenza dell’intero Consiglio Direttivo di Avis Nazionale e della Consulta Nazionale dei Presidenti delle Avis Regionali. Sottolinea l’attenzione alla sostenibilità delle donazioni di sangue e plasma il prossimo appuntamento in calendario, il convegno del 15 ottobre all’Auditorium del Hotel Federico di Jesi, ore 15, dal titolo “Efficienza ed autosufficienza” per affrontare i temi nella raccolta di plasma e sangue, suo utilizzo e buone pratiche. Con la partecipazione dell’Assessore Regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, Giuseppina Siracusa Direttrice del DIRMT, e in veste di relatori Liviana Catalano del Centro Nazionale Sangue, Giovanna Salvoni Responsabile del Centro Regionale Sangue, Carlo Pazzaglia Direttore del Centro Trasfusionale di Marche Nord. Interverranno inoltre rappresentanti delle istituzioni locali.
Le celebrazioni del 50^ hanno preso avvio il 12 giugno 2022 ad Apiro presso l’Abazia di Sant’Urbano unitamente a tutta la rete associativa avisina con le 5 Avis Provinciali e le 138 Avis Comunali. Ci sono stati due gradi momenti che hanno caratterizzato l’evento, il primo ha visto ripercorre con tutti i Presidenti Regionali la storia di questi 50 anni che li ha visti protagonisti, il secondo ha puntato l’attenzione sull’importante contributo delle donne e alla loro crescente partecipazione attiva nella dirigenza associativa. Viene sottolineata l’importanza dei giovani nelle attività attuali e future dell’associazione, che li vedranno coinvolti nell’evento conclusivo di queste celebrazioni.