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Scuola: non si rinunci alla formazione musicale

Città: ROMA - Venerdì, 18 Febbraio 2022 Scritto da Staff CSV Marche

Le Consulte Cultura ed Educazione del Forum Terzo Settore: “Non rinunciamo alla musica - in piena sicurezza – potente strumento per la crescita educativa e il sostegno delle nuove generazioni”

ROMALo scorso anno il Forum Nazionale per l’Educazione Musicale, con il Forum del Terzo Settore, ha lanciato la campagna “Restituiamo la Musica ai bambini”, un appello per la riattivazione dei percorsi musicali all’interno delle scuole che, durante i mesi di emergenza sanitaria, sono stati fortemente penalizzati.

A più di un anno di distanza la situazione non sembra migliorata. Sono numerose le scuole in cui i laboratori non sono ancora ripartiti, e là dove l’educazione musicale continua, è comunque limitata e circoscritta a pratiche minime. Solo le poche realtà più sensibili al tema hanno ripreso i progetti con esperti esterni di ambito didattico-musicale o permesso ai docenti interni di riprendere tutte le modalità educative. Tuttavia, anche in questi ultimi casi, con il peggioramento della curva epidemiologica delle ultime settimane si è assistito, da più parti d’Italia, a nuove sospensioni o a forti limitazioni delle attività musicali svolte sia dagli esperti esterni che dai docenti interni. Tutto questo nella maggior parte dei casi in via del tutto preventiva, nonostante siano state verificate e diffuse misure che possono garantire uno svolgimento a basso rischio.

Come Consulta Cultura e Consulta Educazione del Forum Terzo Settore siamo consapevoli che le tante difficoltà che la scuola sta vivendo siano alla base di queste scelte, ma crediamo anche fermamente che sia necessario e non più rimandabile rimettere al centro l’obiettivo educativo ed il riconoscimento del diritto al pieno mantenimento delle opportunità di apprendimento per tutti, nel rispetto delle norme di sicurezza. In questa fase particolare che tutti i bambini e i ragazzi stanno subendo, le attività curricolari ed extracurricolari sono ancora più importanti per sviluppare la dimensione espressiva e creativa e aiutare a superare incertezze e paure. Per la formazione degli allievi è fondamentale garantire la presenza e il pieno svolgimento di tutte le discipline artistico-creative previste dalle indicazioni nazionali, ma ancora troppo diffusamente considerate di serie B, come la musica che, al contrario, è fra le attività più adeguate a favorire la regolazione emotiva e la gestione dello stress, a sviluppare pensiero creativo e competenze trasversali a tutti gli apprendimenti. Le discipline artistico-creative sono inoltre un elemento fondamentale dell’espressione del sé e un canale di comunicazione privilegiato per tutti i ragazzi, anche più fragili, con bisogni educativi speciali o che vivono in contesti di povertà educativa, oggi ancora più colpiti dalla pandemia.

Nell'educazione alle arti performative, e in particolare musicali, in questi ultimi trent’anni le Istituzioni scolastiche hanno lavorato in sinergia con le associazioni musicali del Terzo Settore. Gli “esperti esterni” come vengono definiti sono parte integrante del profilo scolastico, che supporta e integra il percorso didattico da anni e a volte per anni.

In questo momento di grande difficoltà per tutti è ancor più strategico dare continuità al lavoro svolto attraverso lo strumento dei patti educativi di comunità, ragionando insieme alle associazioni certificate del territorio e agli Enti Locali, con l’unico obiettivo di garantire una didattica efficace che possa supportare e continuare a far crescere le giovani generazioni, soprattutto in una fase delicata come questa. Solo il confronto e il dialogo alla pari tra tutte le parti coinvolte nel Sistema Scuola potrà favorire e facilitare le scelte più appropriate da compiere.

Le Consulte Cultura ed Educazione del Forum Terzo Settore chiedono al Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi e agli amministratori locali, che vengano sollecitati i dirigenti scolastici a riprendere i percorsi formativi in ambito musicale, fondamentali anche per dare gambe ai Patti Educativi Territoriali dei quali c’è enorme bisogno.

 

Fonte: Ufficio stampa Forum del Terzo Settore