PESARO - Il Comune di Pesaro ha aderito a "Puliamo il Mondo", edizione italiana di "Clean Up the World", il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo promossa da Legambiente. Un'iniziativa, da svolgersi nel rispetto di tutte le norme sull’attuale emergenza sanitaria per il contenimento del rischio da contagio da Covid 19, per dedicare un po' di tempo alla pulizia dei luoghi pubblici e prendere coscienza dei problemi ambientali.
Sabato 10 ottobre 2020 dalle 9.30 alle 11.30 Al Monumento Giardino di Pesaro dedicato alla Resistenza situato in piazzale Falcone e Borsellino (Zona Stazione ferroviaria) Puliamo il mondo dalle tossine!
Puliamo insieme l'area del Monumento Giardino dedicato alla Resistenza dai rifiuti abbandonati.
Cittadini, giovani Associazioni di volontari, tutti insieme al Comune per la cura del nostro territorio.
I partecipanti dovranno indossare le mascherine protettive e rispettare tutte le norme sull'attuale emergenza sanitaria per il contenimento del rischio da contagio da covid 19. Sarà ammesso un numero di partecipanti tale da rispettare le distanze regolamentari e che dovranno registrarsi prima di iniziare i lavori.
La posizione di Legambiente sul biodigestore
Pubblichiamo il comunicato diramato da Legambiente dove, a proposito di rifiuti e della loro gestione, si torna a riflettere sull'importanza della realizzazione del biodigestore per l'ambiente regionale, annunciando future iniziative di sensibilizzazione.
Legambiente Marche e il circolo di Pesaro tornano nuovamente a parlare della gestione dei rifuiti, preparando iniziative volte ad informare i cittadini e sollecitare gli amministratori pubblici affinché si passi dalle parole ai fatti, dotando anche il nostro territorio di uno strumento necessario per continuare quel percorso virtuoso, che ha visto la Regione Marche ed anche la nostra Provincia raggiungere un importante traguardo nella raccolta differenziata con percentuali vicino al 70%.
Legambiente è preoccupata però per il ritardo che si è accumulato a causa di discussioni infinite che ancora privano il nostro territorio di un impianto per il trattamento dell’organico.
In questi giorni si è riaperta la discussione sul Biodigestore, impianto che sarebbe in grado di trattare i rifiuti della frazione organica per ottenere biometano da trazione e compost di qualità per l’agricoltura. Questo sistema, come ormai sperimentato in tante zone d ‘Italia ci permetterebbe di ricavare dai rifiuti importanti risorse da riutilizzare secondo il principio dell’economia circolare.
L’ impianto, altro fattore di primaria importanza, eviterebbe il “passeggio” di centinaia di camion che oggi spostano i nostri rifiuti nelle regioni limitrofe, provocando un notevole incremento dell’inquinamento da CO2 che mette in pericolo la salute dei nostri cittadini. E’ proprio di questi giorni la notizia che Pesaro ha un’alta concentrazione di polveri sottili e nelle Marche risulta essere la città più inquinata. Lavorare i rifiuti nel Digestore significa anche ridurre i costi di gestione che potrebbero ridurre i costi della TARI a beneficio dei cittadini.
Legambiente sottolinea come sull’impiantistica si gioca la partita centrale nella gestione dei rifiuti e ritiene che non si debbano avere timori per l’impatto ambientale di una simile struttura. Ovviamente chi costruirà l’impianto dovrà avere le autorizzazioni che consentano adeguate garanzie per l’ambiente e per i cittadini.
Dobbiamo comunque tenere in considerazione che le tecnologie attuali garantiscono impianti tali da non creare fuoriuscita di odori o sostanze nocive per la salute dell’ambiente e dei cittadini.