FERMO - Circa una sessantina di associati della associazione Psiche 2000 Fermo si sono ritrovati alla Fattoria sociale di Montepacini per un incontro pubblico, dopo il lungo periodo del lockdown. L’occasione è stato un pranzo ottimo, cucinato dal cuoco Adriano e servito dai ragazzi e dai volontari della Fattoria Sociale, in allegria e con buona musica suonata dagli strumenti in legno assemblati dai ragazzi della cooperativa “Ecoama”.
Nell’occasione, la presidente Luana Fermani ha fatto il punto della situazione e ha lanciato un allarme: “abbiamo vissuto momenti bui, nei due lockdown, soprattutto durante la seconda ondata, gli effetti continuano e si vedranno per anni, c’è un aumento dei suicidi, dell’autolesionismo soprattutto nei minori, aumento di tutto lo spettro del disagio”
Quella della salute mentale è una questione scomoda, istintivamente fastidiosa quando nominata, ma in aumento esponenziale: “in Italia quasi il 20% della popolazione soffre di disagi mentali, con l’assistenza fornita dal Ssn che copre a malapena il 25% dei bisogni psicologici previsti dai Livelli essenziali di assistenza, e un budget di spesa media nazionale del 3,6% rispetto le risorse a disposizione. Le Marche ne spendono il 2,1%, la legge ne prevede almeno il doppio. Un tempo eravamo la penultima regione per casi, adesso siamo colati a picco”. Sono questi i dati forniti dal professor Mari, direttore del dipartimento di salute mentale di Jesi in una recente intervista.
L’ associazione Psiche 2000, attraverso il Tavolo Regionale della Salute Mentale, insieme alle altre associazioni che ne fanno parte, ha chiesto un incontro sulla grave situazione della salute mentale nella nostra regione all’assessore alla Sanità e ai servizi Sociali Saltamartini, invitando anche i Capi Gruppo delle altre forze politiche, ponendo come punti imprescindibili tra l’altro: un patto di legislatura per la salute mentale, un adeguamento della spesa alla media nazionale, un adeguamento del personale, e altro ancora. Tutto ciò per poter fare in modo che i Dipartimenti di Salute Mentale abbiano la possibilità di divenire un sistema organizzato di servizi che mette al centro la persona e che vive per progettare con lei una ripresa da una situazione di sofferenza.
La presidente ha altresì detto che per aiutare in questi momenti di disagio l’associazione ha potenziato lo Sportello d’ Ascolto con due psicologi per un supporto psicologico sia agli utenti che alle famiglie, assistenti sociali per informazioni e indicazioni sui servizi del territorio, educatori, consulenti legali. A questo personale ci si può rivolgere gratuitamente, previo appuntamento per mail o telefonico.
Stanno riprendendo anche le attività sospese per covid , sia di”Sollievo” in collaborazione con il DSM , come il Corso di Arteterapia , o il Corso di Ballo anche qui con personale specializzato ed educatori e volontari, sia un corso di Yoga per Familiari e chiunque voglia partecipare, anche questo gratuitamente.
L’impegno va verso un progetto di prevenzione e informazione rivolto a tutti, in modo speciale ai volontari e ai familiari che vivono il disagio mentale. In questa direzione, il “Corso di formazione per volontari nella salute mentale “ è un progetto che ha vinto un bando regionale del CSV. Sono otto diversi incontri, per un percorso di formazione per aspiranti volontari, che possano poi essere da supporto ai vari servizi territoriali, alle strutture riabilitative o impegnati nelle varie attività dell’ Associazione.
In conclusione la presidente dice che per l’Associazione la scommessa è quella di dimostrare che il pieno esercizio dei diritti delle persone fragili sia qualcosa di fattibile e prioritario. Ha partecipato a momenti dell’incontro anche il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro.