ANCONA - Il mondo del volontariato unito per contrastare gli effetti dell’esclusione sociale, della precarizzazione e marginalizzazione, acuiti dall’emergenza Covid 19. Un sistema integrato di interventi, all’insegna dell’inclusione e della solidarietà, che diventa grande “comunità di cura” non solo per assistere, ma anche per generare cambiamento e rinsaldare legami sociali con particolare attenzione all’entroterra e alle zone del sisma.
E’ stato presentato oggi in Regione il progetto “R.I.E.S.CO. Marche (Reti Inclusive E Solidali per la Comunità): Terzo settore in rete per l’emergenza covid-19”, il primo in Italia finalizzato a realizzare interventi emergenziali e post-emergenziali correlati alla diffusione del virus Covid-19. Obiettivo promuovere una serie di azioni integrate su tutto il territorio regionale per la realizzazione di 4 macroaree strategiche:
1. Azioni di contrasto alla povertà estrema
2. Azioni ed interventi domiciliari di supporto alle fasce deboli, compresa la consegna di pasti e medicine a domicilio
3. Azioni di supporto a distanza per situazioni di disagio causato, o acuito dall’emergenza epidemiologica
4. Azioni di supporto al tessuto associativo regionale, volto al sostentamento delle Odv e delle Aps.§
Qui è possibile rivedere la conferenza stampa con gli interventi e traduzione simultanea in Lis
Complessivamente il progetto vede la partecipazione di 14 organizzazioni (di cui 7 di volontariato e 7 Associazioni di Promozione Sociale), riunite un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS), e collegate ad una rete territoriale di 759 sedi e presidi locali, che collaborano al raggiungimento delle azioni progettuali. Le risorse messe a disposizione dalla Regione Marche per questa progettualità ammontano a 800.000 euro e sono pari al 94% del costo complessivo del progetto di euro 848.000 e si collocano all’interno di un finanziamento statale, normato da un Accordo di programma (Annualità 2019) tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Marche.
“La grande forza dell’iniziativa – ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli nel corso di una videoconferenza stampa a Palazzo Leopardi - consiste nell’essere tutti insieme per portare avanti un progetto di comunità avvalendoci di tante competenze a sostegno delle fragilità più diverse in tutte le Marche. Il valore aggiunto è poi quello del contributo del volontariato. Le ore dei volontari non si contano mai, ma sono tantissime e di altissima qualità. Invece di chiudersi, la nostra comunità di fronte al Covid e speriamo al post Covid, lancia quindi un messaggio positivo di grande solidarietà e giusta reazione a tutte quelle persone che già in situazioni difficili vivono ulteriori disagi a causa della pandemia. Il valore del terzo settore è riconosciuto da questa Giunta con i fatti: circa un milione l’anno di risorse messe a disposizione dalla Regione che raddoppiano quelle messe a disposizione dallo Stato. Raccontare questo progetto significa raccontare un bel percorso fatto assieme per mettere a disposizione di tutta la comunità marchigiana tutto il mondo del volontariato. Poter contare su questa realtà eccezionale è il punto di forza della nostra Regione”.
“E’ un momento importante – ha aggiunto Manuela Carloni (presidente Auser Marche, ente capofila progetto) -, una sperimentazione di alto livello che effettuiamo per la prima volta in Italia. Non era mai accaduto prima che così tante associazioni si mettessero insieme per affrontare un’emergenza così grande. Abbiamo invece condiviso una progettualità per affrontare il post Covid grazie al lavoro svolto in rete nella massima sinergia tra tutti i soggetti coinvolti e con il grande apporto di professionalità del Centro Servizi per il Volontariato”.
Il presidente del CSV Simone Bucchi da parte sua ha voluto sottolineare l’impegno della Consulta tra le Fondazioni Casse di Risparmio Marchigiane che è intervenuta con un cofinanziamento per colmare il 5% di risorse mancanti. “Le Fondazioni – ha detto – sono un grande supporto per le piccole associazioni. Tutti insieme rappresentiamo un sistema. Insieme alla Regione possiamo organizzare iniziative e come CSV fare progetti e aiutare il terzo settore a intercettare le risorse. Effettuiamo poi monitoraggi in tempo reale al fine di indirizzare al meglio le azioni e correggerle dove necessario. Ringraziamo in particolare il Servizio delle Politiche Sociali e il presidente della Regione che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno”.
Il dirigente del Servizio Politiche Sociali Giovanni Santarelli ha quindi illustrato “il plafond importante per rilanciare il terzo settore” messo a disposizione dalla Regione attraverso i bandi dedicati al volontariato e alla promozione sociale, dal 2017 al 2020: 1 milione nel 2020 a cui stanno per essere aggiunti 1,6 milioni. A questi si sommano i 2 milioni di euro della Piattaforma210 per il sostegno alle realtà associative e i 2,8 milioni per la cooperazione sociale.
Il progetto Riesco Marche avrà una durata di 180 giorni (6 mesi), salvo proroghe dettate dallo stato di emergenza, e stima di raggiungere con le diverse azioni di rete i seguenti beneficiari:
- Nuclei familiari
- Bambini e ragazzi (entro i 18 anni)
- Giovani (18/34 anni)
- Anziani (over 65)
- Disabili
- Migranti, rom e sinti
- Soggetti in condizione di povertà e/o disagio sociale
- Senza fissa dimora
- Soggetti con dipendenze
- Volontari formati
- Donne vittime/potenziali vittime di violenza domestica
- Donatori di Sangue
- Cittadini raggiunti dalla comunicazione del progetto
Il partenariato è composto da: Auser Marche (capofila), Avis Marche, Arci Marche, Acli Marche, Anpas Marche, Legambiente Marche, CDO Opere sociali, Anffas Marche, Anteas Marche, Aias Pesaro, Centro di Ascolto e prima accoglienza OdV Macerata, Ada Marche, Anmil Marche, CSI Centro sportivo Italiano - Comitato reg.Marche.