ASCOLI PICENO – Monitorare la quantità di polveri sottili presenti in vari punti del capoluogo Piceno e nei pressi delle scuole. È lo scopo di “Respira”, il progetto ideato da Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) Ascoli Piceno in occasione dei vent’anni di attività. L’iniziativa, ispirata e in continuità con Vitality dell’Università di Camerino, è co-sostenuta dal CSV Marche Ets nell’ambito del progetto “C’entro. Insieme per le terre del sisma”, che ha tra le finalità quella di riscoprire il valore dei luoghi in cui si vive e del benessere di chi li vive.
A turno, i volontari Fiab registreranno i dati con uno dei quattro sensori certificati. Ogni sito di osservazione scelto sarà monitorato per almeno una settimana, in tutti gli orari del giorno, o, in caso di scuole, nelle ore di entrata degli alunni.
Le polveri sottili (PM1, PM2.5, PM10) sono l’inquinante oggi più diffuso nelle città e sono potenzialmente molto dannose per la salute, in quanto vengono inalate e penetrano in profondità nei polmoni, arrivando in alcuni casi a penetrare negli alveoli polmonari e ad entrare direttamente nel flusso sanguigno. Numerose ricerche hanno dimostrato la correlazione tra l’esposizione alle PM2.5 e l’incremento di ricoveri per patologie respiratorie e cardiovascolari, asma, bronchiti croniche, tumori ai polmoni, diabete, minore fertilità e anche problematiche collegate alla salute mentale e al peso insufficiente dei neonati alla nascita.
Tra le fonti principali di polveri fini spicca il traffico veicolare, sia dei mezzi diesel che benzina, oltre ai residui dell’usura del manto stradale, dei freni e delle gomme delle vetture.
L’esposizione alle polveri sottili è dannosa per tutti, ma esistono categorie di persone più a rischio, come bambini, anziani e donne in gravidanza. Il progetto intende, quindi, monitorare l’effetto del traffico veicolare sulla qualità dell’aria e sensibilizzare la popolazione sui pericoli connessi alla presenza delle polveri sottili nell’aria.