ANCONA - Adeguamento del budget, rivalutazione dei progetti esistenti, riapertura del bando regionale destinato alle persone con disabilità. Sono queste alcune delle richieste che il coordinamento “Insieme per la vita indipendente” rivendicherà nella manifestazione indetta il 14 ottobre 2024, alle ore 10.00, nel piazzale Loi di Palazzo Leopardi, Regione Marche, (via Tiziano n.44) ad Ancona. È la prima azione del coordinamento di protesta e di azione formato da una rete di trentasette realtà, tra associazioni, comitati e persone, e altre si stanno giungendo, attive per il diritto alla vita indipendente. L’iniziativa nasce con il coordinamento di Avi Marche, aps che opera dal 2019 per promuovere, sostenere e attuare a tutti i livelli le iniziative necessarie per ottenere il suo riconoscimento e l'esigibilità di questo diritto per tutte le persone marchigiane con disabilità.
“La vita indipendente importante, poiché migliora notevolmente la qualità dell’assistenza e della vita di noi, persone con disabilità: grazie ad essa possiamo decidere come, dove e con chi vivere”, spiega Angelo Larocca, presidente di Avi Marche. Nella nostra Regione c’è stata una progressiva evoluzione in questo settore: oggi abbiamo una Legge Regionale con un fondo stabile di 4.300.000 €, che finanzia 401 progetti di vita indipendente. Tuttavia, continua Larocca, “Da due anni a questa parte, c’è stato un rallentamento nei progressi e riscontriamo necessità urgenti e nonostante le ripetute richieste avanzate nei mesi scorsi, la Regione non ha ancora risposto con azioni concrete”. L’elenco dei punti su cui lavorare è invece chiaro. Adeguamento dei budget massimi dei 4 livelli assistenziali: gli attuali contributi non coprono i costi effettivi dell'assistenza personale, rendendo impossibile garantire un supporto adeguato a chi ne ha bisogno. Rivalutazione dei progetti esistenti: oltre 270 progetti attivi non rispondono più ai bisogni reali delle persone con disabilità, in quanto basati su valutazioni ormai obsolete. Adozione di una nuova scala di valutazione: l'attuale metodo non tiene conto delle disabilità intellettive e sensoriali, penalizzando molte persone. Richiesta di riapertura del bando regionale: almeno 150 persone in tutta la Regione sono ancora in attesa di avviare un progetto di vita indipendente”.
Le attuali mancanze, spiegano i rappresentati del Coordinamento “Insieme per la Vita Indipendente”, si traducono in una tragica realtà “che noi, persone con disabilità, viviamo quotidianamente sulla nostra pelle: un’assistenza inadeguata che non ci permette di poter lavorare, studiare, avere una vita familiare e sentimentale soddisfacente, fare sport, godere di un tempo libero di qualità, vivere inclusi nella comunità e partecipare attivamente alla vita sociale e politica. L’assistenza inadeguata ci costringe a vivere una vita di opportunità negate!”
Lo scorso 17 settembre, l’associazione AVI Marche, UNMS Marche, UILDM Ancona, AISM Ascoli, Fondazione Paladini, Arcigay Comunitas Ancona, ASBI Marche, Associazione “Piattaforma Solidale”, UICI Pesaro Urbino, ANIEP Ancona, ANIEP Ascoli Piceno, ANMIC Macerata, ANMIC Ascoli, ANMIC Pesaro, ANMIC Marche, AIAS Pesaro, ANVCG Marche, ANFFAS Marche, ANFFAS Pesaro, ANFFAS Fermana, La Crisalide Associazione Famiglie di Disabili, AIPD San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno, ANGSA Marche, Comitato “Salviamo la Sanità Pubblica Marche”, Cooperativa Sociale “Il Piccolo Principe”, Fondazione Carovana di Ancona, Cooperativa “Centro Papa Giovanni XXIII” Ancona, APM, AISA Marche, Elena Paolini, Maria Chiara Paolini, Alessia Di Girolamo, Michele Cesari, Francesco Gitto, Pietro Tassi, Cristiano Vittori, Claudio Pierini.