ANCONA - Il riconoscimento è stato attribuito dalla Commissione Europea alle organizzazioni che hanno dimostrato l'esistenza di strategie globali per promuovere l'innovazione e affrontare la sfida di assicurare assistenza e cura alla popolazione che invecchia.
“È motivo di orgoglio essere stati riconosciuti per le cose fatte fino ad oggi e per quelle che sono contenute nella nostra programmazione che vanno nella direzione di affrontare il cambiamento demografico – dice il presidente, Luca Ceriscioli, nel video di presentazione dei Centri di Riferimento UE per il periodo 2019-2021 - il valore aggiunto per la Regione Marche è di continuare a collaborare con tutte le istituzioni che hanno lo stesso scopo e le stesse finalità per rafforzare quelle politiche che riguardano l’invecchiamento sano e attivo”. “Il nostro impegno – continua il presidente - è fare in modo che, diventati punto di riferimento, possiamo lavorare al meglio e affrontare le sfide che abbiamo di fronte con l’obiettivo di condividere e portare a livello europeo quelle che sono le esperienze locali di qualità”.
La Regione Marche si è distinta per l’adozione e la diffusione di pratiche innovative per un invecchiamento attivo e in buona salute coinvolgendo una coalizione composta da rappresentanti dell'industria, della società civile, del mondo accademico e delle autorità governative a livello regionale e locale. La rete di 77 Centri di Riferimento regionali e locali appartenenti a 21 paesi Europei, di cui la Regione Marche fa parte, dovrà confrontarsi con obiettivi globali come il miglioramento della qualità della vita della popolazione che invecchia, la sostenibilità dell'assistenza sanitaria e sociale, la crescita economica e la competitività.
fonte: uff. stampa Regione Marche
La candidatura è stata presentata anche grazie ai contributi di organizzazioni della società civile, tra cui CSV Marche e Forum del Terzo Settore Marche.