ANCONA - Invece di agevolare la ripubblicizzazione del servizio idrico, eliminando definitivamente dalla gestione dell'acqua i profitti e le "società di capitali" -di proprietà pubblica, mista o privata-, per riportarla in mano ad Aziende Speciali Consortili tra Comuni, come hanno deciso in modo netto ed inequivocabile gli italiani nel referendum del 2011, il Governo Draghi con il Disegno di Legge "sulla concorrenza ", con il pretesto del PNRR vuole imporre la messa sul mercato dell’acqua di tutti i servizi pubblici locali fondamentali per la vita delle persone.
Si tratta di una vera e propria dichiarazione di guerra all’acqua e ai beni comuni e un affronto al ruolo ed ai poteri degli Enti Locali per mettere una pietra tombale sull’esito referendario assecondando solo gli interessi delle grandi lobby finanziarie e svilendo strumenti di democrazia diretta garantiti dalla Costituzione.
Il Coordinamento Marchigiano dei Movimenti per l’Acqua Bene Comune, che proprio nel Giugno scorso, nel decennale della vittoria del referendum, ha rilanciato pubblicamente la battaglia per la ripubblicizzazione delle gestioni del Servizio Idrico Integrato nei 5 ATO delle Marche, respingendo la penetrazione e l’arroganza delle grandi multiutility quotate in borsa nel nostro territorio, intende pertanto informare correttamente le cittadine e i cittadini e dare battaglia.
Per questa ragione la “Carovana nazionale contro la privatizzazione” indetta nelle scorse settimane dai movimenti per l’acqua, che culminerà il 20 Novembre prossimo con una grande manifestazione a Napoli, farà tappa Lunedì 15 Novembre anche nelle Marche, con un Convegno che si terrà a Fano alle 17,30 presso la sala della Mediateca Montanari nel quale interverrà Paolo Carsetti, Portavoce del Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua.
La localizzazione scelta per l’evento ha anche un valore simbolico in quanto, proprio con il pretesto dell’accesso ai fondi del PNRR, nelle scorse settimane ha ripreso vigore l’offensiva di Marche Multiservizi Spa (con il suo potente partner privato Hera spa) per fagocitare l’attuale gestore idrico del territorio fanese di proprietà esclusiva degli enti pubblici locali.
Fonte: Coordinamento marchigiano dei Movimenti per l'acqua bene comune