PESARO - Tutti noi possiamo compiere un gesto concreto per migliorare la nostra salute e proteggere l'ambiente: scaricare e utilizzare l'App Sprecometro, uno strumento quotidiano per una vita sostenibile.
Questo è quanto hanno fatto i dipendenti di FTP (https://www.ftpsrl.it/cyber-security/), azienda leader nel settore informatico con sedi a Pesaro e Modena mettendosi in gioco per contribuire al miglioramento della loro economia domestica e, soprattutto, della salvaguardia dell'ambiente in ui viviamo.
Il tutto con la finalità anche di compiere azioni benefiche aiutando chi, purtroppo, ogni giorno è in difficoltà nel poter consumare anche un solo pasto.
L’Agenda 2030 dell’ONU e i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) sono diventati un framework di riferimento e guida per un approccio strategico alla sostenibilità e all’innovazione nelle imprese pubbliche e private, FTP e i suoi dipendenti, con questa sfida hanno voluto dare un loro contributo concreto utilizzando l'App Sprecometro.
Sprecometro, è nata sotto la direzione scientifica di Andrea Segrè, professore ordinario di Economia circolare all'Università di Bologna, e attraverso il lavoro congiunto del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell'Università di Bologna e di Last Minute Market impresa sociale spin off accademico dell'Alma Mater. Serve a misurare e prevenire lo spreco di cibo, da soli o in gruppo.
Con Sprecometro, così come ha fatto FTP con i suoi dipendenti, è possibile calcolare i dati aggregati di impatto economico e ambientale per valutare i progressi dei singoli, dei gruppi di amici e del totale degli utenti: una sfida da vincere tutti assieme!
Ma Sprecometro è molto di più, è uno strumento prezioso per stimare l’impatto economico (in euro) e ambientale (in CO2 e H2O) dello spreco del cibo nelle case, nelle comunità aziendali e scolastiche. L'App infatti dopo aver restituito all'utente o al gruppo lo spreco alimentare in grammi, valuta anche la perdita economica (euro), l’impronta carbonica (C02) e l’impronta idrica (H20).
Ma l'impegno di FTP non si è fermato qui! Il suo commitment organizzativo basato sulle politiche e sulle scelte aziendali strategiche che trova nutrimento nella condivisione di valori, ideali e compimento in atteggiamenti e comportamenti produttivi, che vanno però anche oltre alla sola sfera d'impresa, ha portato FTP a voler coinvolgere anche la “Città della Gioia” in questa loro sfida!
FTP ha deciso che anche un'associazione del territorio pesarese dovesse in qualche modo beneficiare della spinta positiva creata e, quindi, se da un lato i dipendenti si sono impegnati nel ridurre il cibo che a casa e fuori casa gettavano, dall'altro FTP ha voluto che, chi quel cibo non sempre riesce a metterlo a tavola, avesse la possibilità di farlo.
Per cui ha deciso di impegnarsi nel riempire dispensa e frigorifero dell'Associazione la “Città della Gioia”, associazione attiva a Pesaro dal 1999, città nella quale gestisce, grazie all’attività quotidiana di circa 50 volontari e dei coordinatori, due strutture di accoglienza per senza fissa dimora: Casa Mariolina, struttura di prima accoglienza serale e notturna per uomini, e Casa Aurora, alloggio sociale per accoglienze di più lunga durata, basate su progetti di reinserimento sociale, per donne in difficoltà. Inoltre, dal 2019 La Città della Gioia collabora con il Comune di Pesaro anche nell’ambito del progetto per l’accoglienza in emergenza di persone senza fissa dimora, sprovviste di un alloggio, richiedenti riparo e a rischio di incolumità.
All’evento di donazione che si è tenuto il 29 maggio alle ore 17:30 presso Casa Mariolina (Associazione Città della Gioia) in Via dell’Acquedotto, 23 hanno preso parte assieme al responsabile scientifico dell’Osservatorio internazionale Waste Watcher Italia-Campagna Spreco Zero Luca Falasconi, Docente di Politica Agraria dell'Università di Bologna, l'Assessore alla Solidarietà (con delega ai Servizi Sociali) del Comune di Pesaro Luca Pandolfi, l’azienda FTP con Patrizia Dastoli della Direzione Generale e il Presidente della “Città della Gioia” Stefano Giorgi.