ANCONA - L’iscrizione consente di avere rappresentanza all’interno della Consulta regionale dei giovani e di accedere ai canali di finanziamento attivati dalla Regione che sono riservati alle sole associazioni giovanili iscritte.
I requisiti previsti, definiti dalla Giunta regionale, stabiliscono che le associazioni siano composte in prevalenza da persone fra i 16 e i 35 anni, che abbiano sede e svolgano la propria attività in regione e che abbiano tra i propri scopi statutari, in via prioritaria, lo svolgimento di attività e iniziative a favore dei giovani.
Lo prevede la Legge regionale sulle politiche giovanili (n.24/2011), che considera i giovani risorsa fondamentale ed essenziale della comunità in tutte le aree di intervento possibili, come cultura, formazione, informazione, istruzione, lavoro, ambiente, sanità, politiche comunitarie. Alle politiche giovanili viene quindi riconosciuto un importante ruolo di trasversalità e di intersettorialità, in armonia e raccordo con i programmi rivolti al settore in ambito nazionale ed europeo.
La Regione prosegue nella politica improntata verso lo sviluppo sociale, intellettuale e professionale dei giovani; in particolare, attraverso l’istituzione della Consulta regionale dei giovani, si punta ad una loro partecipazione attiva nella programmazione e nella rappresentanza delle loro istanze.
Fonte: Ufficio Stampa Regione Marche