ANCONA - Firmato a Palazzo delle Marche l’accordo integrativo del protocollo di intesa tra Inps, Ambiti territoriali sociali, Centri antiviolenza, Case rifugio, sottoscritto il 25 luglio dello scorso anno, con l’obiettivo di creare una rete di sostegno alle donne vittime di violenza di genere, favorendo l’accesso alle prestazioni erogabili dall’Inps. A porre la firma sul documento, che pertanto va ad arricchire ed ampliare il progetto denominato “Inps per tutti”, sono stati il Presidente del Consiglio Dino Latini e la Direttrice di Inps Marche Emanuela Zambataro.
“Attraverso questa integrazione – ha spiegato il Presidente Latini – vengono definiti gli impegni propri del Consiglio regionale delle Marche nell’ambito delle finalità del protocollo. Nello specifico, il Consiglio regionale promuoverà ogni azione, in particolare sul piano legislativo, utile a sostenere le donne vittime di violenza di genere, stalking e mobbing”.
“La violenza sulle donne – ha poi aggiunto il Presidente Latini – è una situazione intollerabile che necessita di un’azione intensa, costante e concreta in grande sinergia e, come tale, il Consiglio regionale è pronto a svolgere la sua parte”.
Nella sua iniziale formulazione l’accordo prevedeva la creazione di una rete di dialogo e di collaborazione tra Ats, Cav, Case rifugio e Direzioni provinciali e regionale di Inps, con il coinvolgimento di Anci e Caritas, per individuare rapidamente, da un lato, canali di sostegno alle donne vittime di violenza e, dall’altro, l’esistenza di requisiti di accesso alle prestazioni erogabili tramite l’Inps, quali il reddito di libertà e il congedo indennizzato.
“Sono certa che l’adesione del Consiglio regionale al progetto che è già operativo dallo scorso ottobre – ha affermato la Direttrice Inps Marche, Emanuela Zambataro – assicurerà ulteriore impulso a sostegno delle donne che vogliono uscire dalla spirale della violenza. Il prossimo passo, per quanto riguarda Inps, sarà quello di socializzare alle aziende la misura introdotta dalla legge di Bilancio 2024, che prevede un esonero contributivo fino a 8mila euro annui per i datori di lavoro che assumeranno donne vittime di violenza disoccupate e percettrici del reddito di libertà”.
Da parte di tutti i presenti la richiesta di fare rete per il raggiungimento dell’obiettivo di una maggiore tutela delle donne vittime di violenza.
Hanno partecipato Manuela Caucci, assessore ai Servizi sociali del Comune di Ancona, Gianni Marasca, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Ancona, Margherita Carlini, associazione Donne e Giustizia, Massimo Mazzieri, Direttore Sociosanitario Ast 2 Ancona, Marco Perugini, Presidente Consiglio comunale di Pesaro, Sonia Sdrubolini, Caritas regionale, Giovanna Orsetti, Coordinatrice Ambito territoriale sociale 8, Lucia Pettinari, Ordine dei Medici Ancona.
fonte: uff. stampa Consiglio regionale Marche