PESARO - L'emergenza coronavirus non ha minimamente intaccato lo spirito solidale e la voglia di fare dell'associazione Bracciaperte, tutt'altro. Nei mesi scorsi in cui ha dovuto sospendere i laboratori formativi per i detenuti in carcere, che sono da sempre l'attività principale della mission associativa, i volontari si sono dedicati totalmente al sostegno di famiglie in difficoltà nel territorio. Da diversi anni infatti Bracciaperte, oltre all’ideazione di corsi e laboratori, affianca il Banco Alimentare aiutando decine di famiglie che vivono situazioni di indigenza e disagio.
Il personale di Polizia penitenziaria del carcere di Pesaro ha destinato all'associazione una donazione di 1000 euro, grazie alla quale sono stati acquistati generi alimentari e di prima necessità per famiglie e pannolini per bambini; e sempre dall’Istituto penitenziario, con il contributo dei detenuti, sono stati raccolti diversi pacchi alimentari poi consegnati alle famiglie seguite da Bracciaperte.
"Non avendo una sede, ho messo a disposizione la mia piccola ditta per gli spazi e un riferimento operativo - dichiara Mario Di Palma, presidente e fondatore di Bracciaperte - Per l’associazione sarebbe indispensabile un furgone, dato che i volontari effettuano le consegne dei pacchi con i mezzi propri, e per questo ci siamo attivati attraverso vari bandi. L'isolamento legato all'emergenza covid ha ridotto diverse attività benefiche, ma allo stesso tempo noi ci siamo messi a disposizione della collettività, partecipando alla raccolta straordinaria della «Giornata del dono» organizzata da Gulliver onlus, e ad altre iniziative. I nostri volontari - continua Di Palma - hanno continuato a girare per la città effettuando consegne a domicilio a tante famiglie in situazione di difficoltà, aumentate a causa dell’emergenza. Un impegno encomiabile effettuato totalmente autofinanziandosi, e dobbiamo ringraziare solo amici e sostenitori, che ci hanno aiutato con qualche contributo in questo periodo".
Intanto resta vivo l'impegno fondante di Bracciaperte nell'ideare e proporre percorsi formativi per il reinserimento socio-lavorativo "un'opportunità di fondamentale importanza, ancor più in un periodo di forte incertezza come questo" sottolinea Di Palma. É infatti in fase di avvio il progetto “Artigiani dentro”, promosso con il contributo dell’Ats 1 di Pesaro e in partenariato con l'associazione Isaia, che consiste nella realizzazione di laboratori e corsi con i detenuti in carcere, per la formazione in meccanico bici e tecnico elettrodomestici.
Non solo. Grazie alla fondazione "Wanda Di Ferdinando" e la collaborazione con l’associazione TOC, Bracciaperte sta portando avanti il progetto “La stanza del sorriso", ovvero l'ideazione e realizzazione di uno spazio, allestito e arredato a misura di bambino, che possa accogliere i minori in visita ai parenti in carcere.