ANCONA - Le Marche hanno a disposizione 1 milione 100 mila euro per la salute psico-fisica dei migranti forzati e dei minori non accompagnati: il progetto regionale “Azioni integrate del Servizio sanitario della Regione Marche per la salute psicofisica dei migranti forzati e dei minori non accompagnati” ha infatti ottenuto un finanziamento del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027 e, dopo la firma della convenzione con i partner pubblici e privati, entrerà nel vivo. L’obiettivo è costruire una rete territoriale tra istituzioni che offra risposte per la prevenzione, cura e riabilitazione dei problemi di salute psicofisica dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità.
Capofila del progetto è la Regione Marche - ARS Marche/Osservatorio sulle Diseguaglianze nella Salute, in partenariato con le cinque Aziende Sanitarie Territoriali (AST) e tre Cooperative Sociali Private: On The Road (AP), la Nuova Ricerca Agenzia RES (FM), e Labirinto (PU). Tra gli enti aderenti le cinque Prefetture delle Marche e 18 Ambiti Territoriali Sociali (ATS).
Il progetto, della durata di 36 mesi, si pone in continuità con il precedente realizzato fra il 2019 e il 2022 e punta a consolidarne i risultati. Le attività previste includono la definizione di protocolli operativi condivisi tra le Prefetture, gli Enti gestori dell'accoglienza, le AST, gli ATS; la realizzazione di percorsi di formazione per gli operatori del Servizio Sanitario Regionale e dell'accoglienza; l'implementazione di dispositivi di supporto integrato per migliorare la presa in carico sanitaria dei migranti vulnerabili.
Verranno creati team multidisciplinari per la prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione del disagio psichico dei migranti. Saranno messi in campo sportelli mobili di orientamento e rilevazione dei bisogni. Verranno sperimentate soluzioni innovative di sostegno al disagio psicofisico finalizzate al raggiungimento dell’autonomia, con una valutazione finale dell’impatto della sperimentazione.
La salute mentale dei migranti è da considerarsi oggi in Italia e in Europa uno dei maggiori problemi di salute pubblica: i migranti forzati, rappresentano una popolazione fragile e a rischio di sviluppare disturbi mentali, con importanti ricadute sul benessere dell’intera collettività. Nelle Marche, nel 2022, i pazienti stranieri non comunitari che si sono rivolti ai Centri della Salute Mentale (CSM) rappresentano mediamente il 4% del totale dei pazienti, e il numero non solo è in linea col dato italiano ma soprattutto è in costante crescita negli ultimi anni. Avere un sistema in grado di intercettare, prevenire e curare il disagio è diventato di cruciale importanza. Le risorse per 1,1 milioni di euro, che si pongono in continuità con quelle del 2019 (1 milione di euro), derivano per il 50% da finanziamento comunitario e per il 50% da cofinanziamento nazionale.
FONTE: Ufficio stampa Regione Marche