PORTO SAN GIORGIO (Fm) - Stiamo vivendo giorni di grande preoccupazione e di ansia, giorni in cui la fragilità umana e la vulnerabilità della presunta sicurezza nella tecnologia sono minate in tutto il mondo dal Coronavirus (COVID-19), a cui si piegano tutte le attività più significative, come l'economia, gli affari, il lavoro, i viaggi, il turismo, lo sport, il culto, e il cui contagio limita anche significativamente la libertà di spazio e di movimento.
Questo “stop” forzato però può aiutarci, può fornirci l’occasione per abbandonare i piccoli e grandi egoismi in cui spesso ognuno di noi cade ed educarci alla relazione, all’attenzione all’altro, alla prossimità.
Sicuramente questo Virus ci aiuta a capire quanto siamo interconnessi, quanto il destino di uno sia legato a quello degli altri e quanto sia importante pensarci al plurale e non più solamente all’Io.
Per ogni persona, credente o non credente, questo è un buon momento per comprendere il valore della fratellanza, dell'essere inseparabilmente legati gli uni agli altri; un momento in cui, il valore della solidarietà, “ci aiuta a vedere l'"altro" - sia esso una persona, un popolo o una nazione - non solo come una sorta di strumento, ma come il nostro "prossimo", da rendere partecipe, al pari di noi stessi, del banchetto della vita a cui tutti siamo ugualmente invitati.
Qui al CVM pur condividendo le difficoltà del momento cerchiamo di non distogliere lo sguardo ed il pensiero dal nostro impegno per coloro che continuano a vivere nel disagio e nelle difficoltà che esistevano prima dell’epidemia e che continuano, con la forte preoccupazione per l'arrivo del virus anche nei Paesi africani, laddove stiamo lavorando, finora largamente risparmiati ma indubbiamente mal attrezzati a gestire una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo noi in Italia ora.
I primi casi sono comparsi in Etiopia e Tanzania. Ora purtroppo temiamo il peggio, che si diffondano velocemente in mezzo ad una popolazione impreparata a contrastare il virus ed un sistema sanitario debole ed inadeguato a gestire i casi che necessitano di cure intensive.
Ci stiamo attivando per capire come mettere l’esperienza che abbiamo acquisito in Italia a disposizione per promuovere la prevenzione del contagio in questi Paesi, a partire dalle aree in cui siamo già presenti ed attivi, utilizzando le reti di persone e di partners dei nostri progetti. Ogni contributo di idee e di competenze che possiamo raccogliere in questa fase è sicuramente benvenuto.
Contiamo su di te, sulla tua vicinanza e solidarietà a questo nostro lavoro, nelle modalità che preferisci, scegliendo fra quelle che trovi sul nostro sito (http://www.cvm.an.it/cosa-
Anche se non siamo fisicamente presenti in ufficio siamo comunque attivi e raggiungibili tramite mail e telefono:
Attilio Ascani – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 320 249 2203
Clara Tiberi – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 380 903 7767
Marian Lambert - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 339 731 0066
Infine vogliamo farti i nostri migliori auguri, sperando che il virus che imperversa nei nostri paesi sia lontano da te e dalle persone a te care e che questo tempo di isolamento a cui ci sta costringendo sia anche un tempo di riscoperta del valore prezioso della relazione con gli altri.
Cordiali saluti,
Marian Lambert