ROMA - Supportare le giovani imprese di Marche, Lazio e Umbria, che, nel contesto di forte discontinuità e incertezza creato dal terremoto del 2016, vedono e vogliono cogliere l’opportunità di reinventarsi e riposizionarsi sul mercato, rivitalizzando l’economia del territorio appenninico. È questa la scommessa di Fondazione Edoardo Garrone e Legambiente, che insieme hanno realizzato ReStartApp per il centro Italia con l’obiettivo di rafforzare e rilanciare il tessuto imprenditoriale appenninico dei territori colpiti dal sisma del 2016.
Tra i risultati di ReStartApp, presentati a Roma nell’ambito dell’incontro Ricostruire Fiducia, l’avvio di due progetti di rete, di cui uno nelle Marche: “Rizomi - Terre fertili in rete”, finalizzato alla sperimentazione di nuove forme di collaborazione imprenditoriale e alla nascita di nuove attività e sinergie sul territorio. Il progetto marchigiano coinvolge oggi 5 aziende agricole, un laboratorio di cosmesi e uno di trasformazione di erbe officinali: giovani imprese di prima generazione, nate dopo il 2013 nel fermano, nel maceratese e nell’anconetano, che condividono la scelta di tornare alla terra con un approccio di autoimprenditorialità. Il fine è quello di innescare un processo virtuoso che metta in comune conoscenze, informazioni, risorse, strumenti e prodotti, all’insegna di un’agricoltura organica e rigenerativa, basata sulla combinazione di pratiche tradizionali e moderne conoscenze scientifiche. L’altro progetto, invece, avviato nel Lazio, si chiama “Amatrice Terra Viva”. Amore per la terra, sostenibilità ambientale, tradizione e innovazione, sinergia, agricoltura di qualità e valorizzazione dei prodotti tipici, sono le parole chiave alla base dei due progetti di rete che guardano al futuro dell’Appennino e delle sue comunità. A raccontare i due progetti sono stati, rispettivamente, Francesca Ercoli, Il Salto – Officina agriculturale, progetto rete “Rizomi – Terre fertili in rete” ed Ercole Cavezza, Azienda agricola Ercole Cavezza, progetto rete Amatrice Terra Viva.
“A quasi tre anni dal sisma – spiega Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche - sono ancora tante le difficoltà che ogni giorno cittadini e produttori locali si trovano ad affrontare, anche a causa di una burocrazia lenta e macchinosa e di una ricostruzione che fatica a decollare. Il progetto realizzato insieme alla Fondazione Garrone e che unisce l’esperienza della Fondazione con quella della nostra associazione ambientalista - da sempre vicina e operativa nei territori terremotati - nasce con l’obiettivo di fornire azioni concrete per ridare fiducia nel futuro a chi ha deciso di rimanere in questi territori, coinvolgendo anche il settore imprenditoriale locale e aiutando le imprese a fare sinergia e rete in una chiave sempre più sostenibile e innovativa. Aiutare il tessuto imprenditoriale dell’appennino ferito dal sisma, infatti, significa contribuire anche al rilancio economico ed occupazionale di questi territori unici della nostra regione, che oggi rischiano di spopolarsi e di andare incontro ad una desertificazione produttiva”.
Il progetto ReStartApp per il centro Italia - a cui hanno dato il loro patrocinio le Regioni Umbria, Lazio e Marche e Fondazione Symbola - ha coinvolto nel 2018 oltre 30 aziende delle aree del cratere, principalmente imprese agricole, agroalimentari, di allevamento, turistiche e di artigianato. In un anno e mezzo di lavoro sul territorio, nell’ambito di 8 coaching individuali e dell’avvio di 3 laboratori per la creazione di reti d’imprese, si sono svolti 84 incontri e oltre 600 ore di formazione professionale, per fornire supporto e strumenti concreti in diversi ambiti: dal controllo di gestione alla ricerca di nuovi business e mercati, fino al marketing e alla comunicazione. Video e Mostra. Per raccontare il percorso di ReStartApp per il centro Italia, Fondazione Edoardo Garrone e Legambiente hanno infine presentato oggi a Roma l’exhibit fotografico Ricostruire fiducia. Attraverso un allestimento pensato come una ricostruzione dell’ambiente appenninico, si possono scoprire, scatto dopo scatto, le storie degli 8 imprenditori protagonisti del progetto. Le foto della mostra sono state realizzate da Lucia Paciaroni, Luca Marcantonelli e Giulio Contigiani.
Fonte: Ufficio stampa Legambiente Marche