ROMA - "I commenti su fatti di cronaca orribili come quelli di Bibbiano non possono trasformarsi sistematicamente in pretesti per instillare sospetto e sfiducia sull'operato dell'intero mondo del terzo settore italiano". E' quanto dichiarato dalla portavoce del Forum Terzo Settore Claudia Fiaschi rispetto alla recente intervista rilasciata dal vicepremier Luigi Di Maio su La Stampa.
"Tutti gli enti di terzo settore, siano essi cooperative, associazioni di volontariato, di promozione sociale, ong o imprese sociali, operano, soprattutto in alcuni settori quale quello dell'affido (ma non solo), in un quadro regolato e vigilato con il concorso di diversi livelli istituzionali. Un quadro che con la piena attuazione del Codice del Terzo settore sarà ulteriormente rafforzato anche rispetto ai processi di trasparenza gestionale e rendicontazione sociale. Se c'è un problema di controlli quindi, si facciano. Se ci sono elementi di debolezza del quadro di regole siamo pronti a collaborare per costruirne uno migliore. Nel codice del terzo settore la parola "controllo" ricorre per 70 volte e il terzo settore italiano chiede da sempre una rapida e piena attuazione di tutti gli istituti della riforma" continua Fiaschi.
"Ingenerare sospetti e diffidenze verso questo mondo, peraltro, non serve a nessuno – continua Fiaschi- ha come unico effetto quello di mettere a rischio la coesione sociale delle nostre comunità e consumare l'imponente patrimonio di impegno civico costruito ogni giorno dall'azione, spesso volontaria, di milioni di cittadini. A chi giova?" Conclude Fiaschi.
fonte: uff. stampa Forum nazionale Terzo settore