ROMA - Harshad ha 26 anni ed è indiano; anche se deve completare il suo master in "cyber security" in Irlanda, sapeva ben poco dell'Europa prima dello scorso gennaio, quando la sede AIESEC di Trento lo ha selezionato come volontario per il progetto "COOLtour" dell'associazione "La Strada - Der Weg" di Bolzano.
Le sei settimane che ha trascorso in Italia hanno permesso tra l'altro ad Harshad di dare un importante contributo nel territorio altoatesino. Il suo compito principale è stato quello di creare il sito web per far conoscere il lavoro della giovane redazione di COOLtour, che si occupa di scrivere articoli riguardanti la realtà locale. È stata particolarmente apprezzata l'efficacia con cui ha trasmesso le sue competenze informatiche, spendibili anche nel mondo del lavoro, a tutti i volontari. "Ho capito di essere stato per loro una risorsa estremamente utile", ha commentato Harshad alla fine.
La sua esaltante esperienza è simile a quella di tanti giovani come lui che nei prossimi mesi arriveranno in Italia attraverso l'accordo che CSVnet ha stipulato con AIESEC Italia, per l'accoglienza di volontari da tutto il mondo in associazioni italiane del terzo settore, nonché nelle sedi degli stessi Centri di servizio per il volontariato (CSV).
Sono già una trentina i CSV che, sollecitati dalle sedi locali di AIESEC, si sono già attivati per raccogliere le richieste e i relativi progetti da parte delle associazioni. Ma per queste ultime è consigliabile attivarsi al più presto e contattare direttamente il CSV di riferimento: l'organizzazione per il volontariato giovanile – la più grande al mondo con la sua presenza in ben 126 paesi – ha infatti fissato al 15 aprile la scadenza per poter avviare il primo turno di giovani che nei prossimi mesi svolgeranno un periodo di volontariato di 6-8 settimane in Italia.
L'accordo CSVNet-AIESEC Italia riguarda il programma "Global volunteer", legato strettamente agli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 e focalizzato sui temi della sostenibilità, della lotta alla povertà e alle disuguaglianze. Grazie al programma le associazioni potranno avvalersi della presenza di giovani internazionali tra 18 e 30 anni per potenziare le loro attività verso giovani e adulti, nonché di promozione delle associazioni stesse, sia online che offline. Tutto questo, come accaduto con Harshad a Bolzano, portando al loro interno quello "sguardo da fuori" che non solo contribuisce a migliorare lo spirito critico dei volontari locali, ma anche ad abbattere molti stereotipi.
Da sottolineare che AIESEC Italia si occuperà, insieme alle associazioni, di redigere il progetto per i giovani internazionali e della loro selezione, oltre che di seguirli per tutto il periodo di volontariato. A carico delle associazioni sarà il versamento di un contributo ad AIESEC Italia per la sostenibilità del progetto e il supporto nella ricerca di un luogo dove i ragazzi possano alloggiare.
fonte: CSVnet