Visite nelle strutture residenziali. Evitare che nulla cambi anche col completamento vaccini. L’appello ad Acquaroli Foto di Sabine Van Erp da Pixabay

Visite nelle strutture residenziali. Evitare che nulla cambi anche col completamento vaccini. L’appello ad Acquaroli

Città: MOIE DI MAIOLATI (An) - Giovedì, 08 Aprile 2021 Scritto da Staff CSV Marche

Sei organizzazioni regionali sollecitano le autorità regionali per la riapertura alle visite parentali nelle case residenziali. "Giunti, sostanzialmente, al termine del programma vaccinale all'interno delle residenze, le associazioni chiedono un'accelerazione, ferme restando il mantenimento delle misure di sicurezza, nella riapertura". Riceviamo e pubblichiamo da Gruppo Solidarietà.

MOIE DI MAIOLATI (An) - Sei organizzazioni (ANGSA, associazione genitori soggetti autistici Marche, ACLI Associazione cristiana lavoratori italiani Marche, Fondazione Paladini, Ancona, Cooperativa Papa Giovanni XXIII, Ancona, Gruppo Solidarietà, Moie di Maiolati - An, UILDM, Unione italiana lotta distrofia muscolare, Ancona), operanti a livello regionale  hanno sollecitato presidente della giunta regionale  e l’assessore alla sanità e servizi sociali ad attivarsi nei confronti dei soggetti gestori, pubblici e privati, affinché nelle residenze vengano ripristinate le visite ai parenti.

Giunti, sostanzialmente, al termine del programma vaccinale all’interno delle residenze le associazioni chiedono una accelerazione, ferme restando il mantenimento delle misure di sicurezza, nella riapertura.

 Le associazioni ricordano come l’Istituto Superiore di Sanità, da ultimo lo scorso marzo,  in più occasioni abbia richiamato l’attenzione  sugli effetti di una prolungata interruzione delle relazioni affettive. L’ISS ricorda come “Il distanziamento fisico e sociale in diverse tipologie di disabilità riguardanti anche gli anziani, amplificando la condizione di separazione tra il dentro e il fuori della struttura, espone la persona a un rischio maggiore di percezione di tale isolamento come un abbandono da parte di familiari, conoscenti o amici. È noto come tale situazione possa condizionare anche l’effetto delle cure mediche rendendole meno efficaci o portare al loro rifiuto, fino a determinare, in alcuni casi, una prognosi infausta repentina. Così come è da tenere in considerazione la presenza, in alcune tipologie di struttura, di persone con specifiche forme di disabilità per le quali il contatto con il familiare ha non solo un valore terapeutico, ma anche motivazionale per il proprio percorso riabilitativo”.

Per i motivi richiamati le associazioni ritengono indispensabile che la regione Marche assuma un ruolo promozionale a tutela del benessere globale delle persone.

               

ANGSA (associazione genitori soggetti autistici) Marche

ACLI (Associazione cristiana lavoratori italiani) Marche

Fondazione Paladini, Ancona

Cooperativa Papa Giovanni XXIII, Ancona

Gruppo Solidarietà, Moie di Maiolati (An)

UILDM (Unione italiana lotta distrofia muscolare) Ancona

                                                                                                                                            

7 aprile 2021

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Ultima modifica il Venerdì, 09 Aprile 2021 18:49