ANCONA - La legge regionale n.13 del 20 giugno 2003 sulla “Riorganizzazione del Servizio sanitario regionale” prevede espressamente, all’art.24, organismi di partecipazione di cittadini, promuovendone la consultazione sugli schemi di provvedimenti regionali di carattere generale, concernenti il riordino e la programmazione dei servizi, nonché per la verifica dei risultati conseguiti. In particolare ha istituito in ogni azienda e area vasta, i Comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute costituiti da associazioni impegnate per il diritto alla salute e da rappresentanti della parte istituzionale sanitaria, con il compito di contribuire alla programmazione e alla pianificazione socio-sanitaria regionale, aziendale e territoriale, svolgere attività di verifica e di controllo sulla gestione dei servizi sanitari, monitorare le condizioni di accesso e di fruibilità dei servizi sanitari.
Nei giorni scorsi, precisamente il 10 marzo, la IV Commissione consiliare Sanità ha ascoltato in videoconferenza alcuni dei rappresentanti di questi Comitati per avviare nuovi percorsi partecipativi che possano portare non soltanto, quale fine ultimo, al miglioramento dell’offerta propria del servizio sanitario regionale, ma anche - è stato detto - al miglioramento degli schemi e dei livelli partecipativi e di consultazione dei cittadini.
Il ruolo importante e prezioso dei Comitati è stato sottolineato sia dalla Presidente della Commissione Elena Leonardi (FdI) che dalla vicepresidente Simona Lupini (M5S).
Ad intervenire in audizione sono stati Maria Rita Materazzi, presidente del Comitato di partecipazione dell'Azienda ospedaliero universitaria (Aou) Ospedali Riuniti di Ancona, il vice presidente dello stesso Comitato Fabrizio Burzacchini, la presidente del Comitato di partecipazione dell'Av 4 di Fermo Laura Stopponi e il presidente del Comitato di partecipazione dell'Inrca di Ancona, Franco Tiraboschi.
Numerosi i temi trattati dai quattro rappresentanti collegati a distanza: la questione della partecipazione e il coinvolgimento attivo e continuativo dei Comitati, con la richiesta di istituzione del Coordinamento dei presidenti dei Comitati; le problematiche sanitarie dei vari territori, su tutte la drammatica attualità dell'emergenza Covid-19, con la pressione sugli ospedali; il piano vaccinazioni (con particolare riferimento alle categorie più vulnerabili), l'adozione di misure che, nel rispetto delle norme anti-contagio, salvaguardino l'umanizzazione degli interventi sanitari, e non da ultimo la necessità, molto sentita, di un'informazione più chiara, esaustiva ed univoca intorno ai diversi aspetti dell'emergenza sanitaria, e in particolare alle vaccinazioni.
Per maggiori approfondimenti, si rimanda ai diversi interventi dei rappresentati dei Comitati, consultabili nella sezione download allegati, in fondo a questa notizia.