ANCONA - L'adattamento dei testi scolastici come la traduzione in braille, l'ingrandimento o la sintesi vocale, è indispensabile per agevolare l'acquisizione di concetti da parte di studenti videolesi in particolare degli alunni che frequentano la scuola dell'infanzia (3-6 anni), la scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado sia pubblica che paritaria, che hanno ottenuto il riconoscimento della condizione di cecità.
La gestione dell'intervento viene affidata all'ente capofila dell'ambito territoriale sociale che ha il compito di raccogliere le istanze delle famiglie, accertarne il fabbisogno e concedere il contributo in relazione alla scuola frequentata dall'alunno.
fonte: uff. stampa Regione Marche, comunicato del 16/07/2018