PESARO – "Un piccolo dono che rappresenta un riconoscimento al grande lavoro svolto da tutto reparto di Ematologia, una eccellenza che come Gulliver siamo orgogliosi di sostenere" sottolinea il presidente Boccanera. Il dott.Vissani primario del reparto "Ringrazio la Gulliver del supporto, piccolo ma significativo. Le tv sono come un finestra sul mondo per chi è costretto ad un isolamento prolungato. Si coniuga un progetto ambientale con il sociale."
La onlus Gulliver ha tre centri in città (piazza Redi 4, via Rossi n.20 e il grande spazio di via Toscana 111), dove tutte le famiglie possono portare abiti ed oggetti usati e prendere dietro una donazione altri beni donati. Con i proventi del ciclo del riuso, la onlus Gulliver continuerà con delle donazioni sia al San Salvatore e nelle scuole cittadine.
"Tentiamo di sostituire l'omologazione con la libertà e la creatività, essendo il nostro legame molto forte con la collettività. Oggi rischiamo di vivere in una situazione dove ci si adegua.
Dove comunque va bene così. Dove prendere l'iniziativa è rischioso e si pensa che tutto sommato le cose debbano andare avanti così. Senza disturbare nessuno e senza fare niente.
Invece pensiamo che ci sia bisogno di dire "proviamoci" senza paura.
Un bisogno di dire che l'egoismo è una forma di pensiero sbagliata.
Serve un impegno verso il prossimo che è in difficoltà. Serve uscire dalla visione solitaria del proprio orticello di casa. Serva altro. E' questo che stiamo costruendo con la onlus Gulliver.
Si può e si deve ritornare a sperare e progettare. Dobbiamo credere e lasciarci meravigliare dal bene. Lavorando insieme nella riconquista dei nostri valori. Lavorando da dentro.
Il rischio palese è non fare niente. Parlare solo da fuori e non fare nulla. E di queste persone non abbiamo bisogno. I sorrisi di convenienza ed i venditori di fumo li lasciamo fuori.
Abbiamo invece bisogno certamente di qualcuno che si sporchi le mani con noi a lavorare, qualcuno che abbia voglia di rischiare nella sua libertà, di fare e certo anche di sbagliare.
Ma abbiamo bisogno di un altro approccio alla realtà, di persone generative in grado di essere il motore di una visione di vita umana. Dove il bene deve essere comune. Non del più forte.
Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare al progetto. Donando beni (abiti, oggetti e mobilio) nelle sedi della Gulliver. E nel contempo a prelevare dei beni dietro un'offerta.