ANCONA - Sono ancora irrisolte le problematiche che ormai da anni mettono in difficoltà le Pubbliche Assistenze ANPAS Marche - che raggruppa 45 associazioni e migliaia di volontari delle regione Marche attivi nel trasporto sanitario e sociale, nella Protezione Civile, nella cittadinanza attiva attenta ai bisogni della persona – è costretta a tornare con forza sul tema del trasporto sanitario per chiedere alla Regione Marche risposte esaurienti ed urgenti in ordine alle molteplici questioni aperte che ripetutamente sono state
esposte ai vertici della sanità regionale, senza tuttavia poter addivenire alla soluzione delle problematiche in essere che, al contrario, tendono a diventare sempre più gravi e pressanti.
Nel merito tali questioni riguardano:
A. Mancata liquidazione dei rimborsi per le spese effettivamente sostenute dalle Associazioni di Volontariato dal 2013 ad oggi.
La normativa regionale, nazionale e comunitaria prevede che alle Organizzazioni di Volontariato (OdV) possano solamente essere rimborsati i costi effettivamente sostenuti e documentati inerenti il servizio prestato, senza sovracompensazione. Negli ultimi 4 anni ASUR ha erogato alle OdV solamente degli acconti, con riduzione percentuale rispetto al rimborso massimo ammissibile presunto, mentre il conguaglio a saldo deve essere liquidato dopo la presentazione delle rendicontazioni annuali e dei relativi documenti giustificativi. Nonostante le Regione Marche abbia già da anni stanziato gli importi necessari a liquidare le associazioni (DDGR 968/2013 e 131/2014) l'ASUR non ha verificato neppure una delle rendicontazioni da anni consegnate dalle Associazioni: quindi ASUR sta trattenendo indebitamente i conguagli a saldo dovuti alle OdV, mentre queste
ultime hanno anticipato ormai da anni i soldi dovuti ai fornitori (benzinai, meccanici, gommisti, carrozzieri ossigeno, materiale di consumo) senza riuscire ad ottenere il saldo del rimborso di quanto effettivamente hanno speso, per ammontare complessivi molto ingenti.
B. Revisione dei criteri di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute.
I criteri di rimborso delle spese effettivamente sostenute sono stati definiti con determina ASUR n. 900/2014, con la previsione di un tavolo tecnico permanente avente il compito di valutare le singole voci di costo ed adeguare i tetti di spesa in base alle evidenze risultanti dalle rendicontazioni progressivamente validate dai controlli ASUR che tuttavia non sono mai stati effettuati. Tuttavia ASUR ha emanato unilateralmente una determina (n. 675/2017) che sostituisce la precedente determina 900/2014 (senza che sia mai stata applicata), stravolgendola ed introducendo vari elementi di grave criticità in ordine al rispetto della normativa vigente ed alla possibilità di sopravvivenza dell'intero sistema di trasporto. Corollario di tale irrazionale azione impositiva, contrastata con decisione da ANPAS, è anche il blocco dei rapporti convenzionali fra ASUR e AdV, che dal 1° gennaio 2017 sono prive di qualsiasi accordo contrattuale e, di conseguenza, di un affidamento ufficiale del servizio di trasporto sanitario, che pure continuano a garantire (incluse le
postazioni di emergenza sanitaria "118").
C. Situazione del trasporto dei pazienti dializzati nelle loro diverse condizioni cliniche e di deambulazione.
Tramite il combinato disposto delle DDGR 301/2017 e 716/2017 la Regione Marche ha tolto la possibilità ai pazienti in trattamento dialitico con problemi di deambulazione di essere trasportati a cura del Servizio Sanitario Regionale con il pullmino attrezzato per disabili, ed oggi ad essi viene solo riconosciuto il rimborso di 1/5 del prezzo della benzina per recarsi autonomamente presso il Centro Dialisi. Tale nuova modalità non è stata adeguatamente resa nota ai pazienti e neppure ai Centri Dialisi e ci risulta che ancora oggi molti dei pazienti non ne siano informati, mentre le stesse CCT dell'ASUR hanno sovente omesso di specificare ai pazienti ed alle OdV la modalità di rimborso attuata. Il risultato è che le Associazioni stanno continuando a trasportare i pazienti, prevedendo tuttavia che il rimborso che essi indirettamente riceveranno non sarà in grado di coprire i costi
sostenuti, dovendo a breve decidere se chiedere integrazioni economiche ai pazienti o interrompere il servizio di trasporto generando gravi disagi in persone già duramente provate.
D. Rimodulazione della procedura di affidamento in convenzione del servizio di trasporto sanitario
Con determina n. 905 del 16/12/2013 ASUR ha avviato la procedura per l'affidamento in convenzione del servizio di trasporto sanitario ai sensi delle DDGR nn. 292/2012 e 968/2013, riconoscendo il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate secondo i criteri della det. ASUR n. 900/2014. A tutt'oggi la procedura, applicata in maniera anomala e fuorviante dalle AA.VV., non risulta conclusa e nessuna occasione di informazione o confronto sul tema è stata promossa nei confronti degli organismi rappresentativi regionali del volontariato. E' pertanto necessaria una ridefinizione dell'intero processo, peraltro ormai anacronistico viste anche le rilevanti modifiche normative nel frattempo intervenute, fra cui l'abolizione delle previsioni di cui alle DDGR 968/2013 e 131/2014, nonché della det. ASUR n. 900/2014.
L'attuale situazione non è più sostenibile, e soprattutto lede la dignità di decine di Associazioni e migliaia di volontari che non meritano tutto ciò. Le Organizzazioni di Volontariato subiscono danni rilevanti nella propria attività quotidiana a totale discapito della salute dei cittadini marchigiani.
È inoltre ormai palese e apparentemente irreversibile il progressivo degrado del rapporto costruttivo e fruttuoso tra ANPAS, Regione Marche ed ASUR, che da oltre 25 anni ha generato benefici ai cittadini ed alla società marchigiana, sebbene tra divergenze e problematiche amministrative sempre gestite attraverso il confronto ed il rispetto reciproco.
Sono quindi necessarie urgentissime risposte concrete ed impegnative su tutti i temi descritti nella presente nota, ed un definitivo cambio della strategia di Regione Marche, evitando di considerare il volontariato organizzato alla stregua di un mero fornitore di servizi a basso costo, ignorandone le esigenze di sostenibilità e profonda dignità che lo caratterizzano, anche per la sua rilevante e capillare attività nel tessuto sociale di tutta la regione.
fonte: Anpas Marche
www.anpasmarche.org