ANCONA – Giovedì 26 ottobre alle 15.30 ad Ancona, Sala Raffaello della Regione Marche in via Gentile da Fabriano sarà presentato il Dossier Statistico Immigrazione 2017.
Il lavoro è il frutto della collaborazione di vari enti e organizzazioni, dal dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio, all’Unar Ufficio antirazzismo, alle Chiese valdese e metodista, all’Agenzia per la cooperazione allo sviluppo e ai curatori della ricerca: la rivista Confronti e il centro studi IDOS. Alla presentazione di Ancona parteciperanno le autorità del settore, il curatore delle pagine marchigiane e verranno proposte varie testimonianze personali.
Si potrà inoltre vedere un breve video (scaricabile con un link di download per le tv e i social media ) realizzato da Rai News 24 con i principali dati italiani.
Di seguito il programma della giornata, per maggiori informazioni consulta la locandina allegata
SALUTI
Giovanni Santarelli, Regione Marche, Dirigente Servizio Politiche Sociali e Sport Giuseppina Bagnato, Pastora Chiesa Evangelica di Rimini
INTRODUCE E MODERA
Giovanni Santarelli
PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO
Emmanuele Pavolini, Università di Macerata, L’immigrazione in Italia Vittorio Lannutti, redattore regionale IDOS, L’immigrazione nelle Marche
INTERVENTI DI COMMENTO
- Clemente Di Nuzzo, Viceprefetto vicario di Ancona, Il Piano nazionale sull’immigrazione
- Patrizia Carletti, Osservatorio diseguaglianze nella salute/ARS/Regione Marche, Accoglienza sanitaria dei migranti forzati, tutela della salute pubblica e dei lavoratori dei Centri di accoglienza nella regione Marche”
- Matteo Simoni, Marco Burini, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), Presentazione attività svolta nelle Marche ed introduzione ai programmi di Ritorno Volontario Assistito
- Gladys Torres Urday, Pres. Associazione no profit “Las Damas del Pisco - Perù”, Il coraggio delle donne nella produzione vitivinicola
- Sonia Olivares, Maria Del Carmen Sifuentes, Associazione no profit “Las Damas del Pisco nelle Marche”, Integrazione del popolo peruviano
CONCLUSIONI
Giovanni Santarelli