FERMO - Nei giorni scorsi, in una conferenza stampa tenutasi presso la sede Asur a Fermo, è stato presentato il bilancio conclusivo del progetto "Più cuore in quelle mani", promosso dall'associazione L'Abbraccio di Montegranaro, in collaborazione con diversi partner, tra cui l'Asur Area Vasta N.4, e finanziato dal CSV Marche (Centro servizi per il volontariato).
In questo ultimo anno, l'associazione capofila ha costantemente informato la cittadinanza , ma in quest'occasione è stato possibile presentare il bilancio conclusivo di tale progetto, sia nel conto economico che nel riassunto delle molte attività svolte. Nell'ottica di migliorare e coadiuvare la piena attuazione della legge 38/2010 per il diritto alle cure palliative e alla terapia del dolore, il progetto ha prodotto numerose iniziative intrecciando i vari livelli: dal servizio all'interno dell'Hospice "la Farfalla" di Montegranaro al territorio, agli interventi rivolti alla cittadinanza, alle istituzioni, alle scuole.
Il progetto, del valore complessivo finale di quasi 29.000 euro, è stato finanziato dal CSV Marche (Centro servizi per il volontariato) con 15.000 €, promosso e sostenuto dall'associazione L'Abbraccio, come capofila, con alcune organizzazioni di volontariato partner (Afma Fermo, Aido, Anpas Croce Gialla) e altri soggetti della rete (Auser Fermo e Club L'Altritalia).
Ecco di seguito un sintetico resoconto delle attività svolte:
continuita' ed espansione delle attivita' di volontariato in hospice - copertura sei giorni su sette, laboratori manuali, di lettura, pittura, narrazione, musica e attivita' di animazione in reparto; intensificate le attivita' gia' avviate di sostegno alle pratiche di tutela individuale, per garantire il diritto di voto, e il mantenimento di relazioni sociali
formazione volontari - sono stati tenuti due corsi di formazione di 20h ciascuno, secondo le linee guida della federazione cure palliative
coordinamento e supervisione volontari in hospice - riunioni di supervisione e di coordinamento dei volontari svolte periodicamente
elaborazione e stampa materiale informativo - brochure, roll up, manifesti per eventi...
diffusione materiale informativo - donazione in libri alla biblioteca comunale di Montegranaro per creare una sezione dedicata al tema; partecipazione dell'associazione con banchetti a fiere e in occasione delle festività natalizie; incontri con i medici di medicina generale dell'Asur, con i referenti dei distretti e gruppi di medici di base dei territori
attività di coordinamento progetto, monitoraggio e valutazione
incontri nelle scuole - sono stati effettuati incontri nella scuola secondaria di primo grado e nelle quinte classi di tre scuole primarie, per un totale di 30 ore
iniziative pubbliche - nei comuni dell'area vasta proiezione di film, due concerti , due spettacoli, restituzione al territorio delle attivita' di progetto con l'iniziativa del febbraio 2016 durante la quale sono stati ufficialmente donati i letti altamente tecnologici per il reparto; festa del volontariato a Fermo all'interno dell' «eco day»; partecipazione all'audizione in XII commissione Camera dei deputati per la discussione sulla legge sul fine vita; convegno di due giorni «Le cure palliative nell'esperienza del fine vita: etica, emozioni, esperienze»
corso avanzato per operatori in cure palliative - con la partecipazione di 50 persone, tra operatori sanitari Uoc oncologia, hospice, Asur Marche Area Vasta 4 e volontari dell'ass.ne L'abbraccio di Montegranaro
cineforum - con l'impegno costante e fattivo del partner Club l'Altritalia, sono stati proiettati 4 film prima dell'estate, e altre 3 proiezioni sono state effettuate dopo la pausa estiva; una proiezione, quella del cine-documentario sul fine vita «The perfect circle», con la presenza della regista Claudia Tosi, e' stata fatta al cineteatro «La perla» di Montegranaro, in quanto evento pubblico, all'interno del convegno di due giorni
selezione e formazione volontari ado (assistenza domiciliare oncologica): in previsione dell'avvio della sperimentazione ado, prevista da progetto, che non e' stato possibile completare in modo esaustivo, si è comunque confermata l'importanza della domiciliarita' nella presa in carico globale del paziente
Infine, il "Cuore nelle mani" ha costruito anche nuovi progetti e rafforzato la volontà di tutelare il diritto dei cittadini ad essere curati con dignità fino all'ultimo respiro.