ANCONA - Si tiene ad Ancona il primo Convegno di PERKORSI regionali dal titolo "Il Malato di Parkinson nella regione Marche - Percorsi clinico-assistenziali nelle diverse realtà locali".
Questo incontro, primo di una serie di incontri aperti, nasce dalla necessità, evidenziata nel passato, di stimolare un fattivo dialogo a livello regionale tra tutti i principali attori del mondo "Parkinson". Nasce così il nuovo "Progetto Perkorsi regionali" che intende raggruppare le varie realtà ospedaliere del territorio, le istituzioni regionali, i centri Parkinson e le associazioni di pazienti all'interno delle regioni italiane in un incontro/evento mirato alla costruzione di un piano di lavoro comune.
Scopo dell'iniziativa è stimolare la creazione di una rete di assistenza e di servizi volti ad una più facile ed efficiente gestione delle cure, semplificare l'accesso a ciò che serve al malato, alle terapie necessarie a migliorare la sua qualità vita e dunque a quelle della sua famiglia.
L'evento "tipo" prevede la presenza di diversi relatori ciascuno dei quali esperto ed attendibile nei vari ambiti di azione. Ogni incontro sarà adeguato, nei temi e negli ospiti/relatori, alle caratteristiche ed esigenze del territorio dove si svolge. Fondamentale sarà quindi il coinvolgimento di tutte le associazioni dei pazienti locali nella stesura dell'agenda di ogni singolo incontro, per favorire l'emersione delle problematiche, delle esigenze e degli aspetti peculiari del territorio in cui si svolge l'incontro.
Il primo evento del "Progetto Perkorsi regionale" che si volgerà il 10 marzo ad Ancona nella regione Marche sarà patrocinato da Parkinson Italia Onlus, dalla Società dei neurologi ospedalieri, dalla Società italiana di neurologia, dall'Accademia Limpe-Dismov e realizzato con il contributo non condizionato di Abbvie srl.
Oggi la malattia di Parkinson colpisce almeno il 4 per mille della popolazione generale, e circa l'1% di quella sopra i 65 anni. In Italia i malati di Parkinson sono circa 300.000, per lo più maschi, con età d'esordio compresa fra i 59 e i 62 anni. Si ipotizza che mediamente, rispetto al momento della prima diagnosi, l'inizio del danno cerebrale sia da retrodatare di almeno 6 anni.
Purtroppo la malattia non riguarda più soltanto le persone anziane. L'età d'esordio del Parkinson si fa infatti sempre più giovane (un paziente su 4 ha meno di 50 anni, il 10% ha meno di 40 anni), vale a dire che oggi circa la metà delle persone con Parkinson è in età lavorativa e che in circa 25.000 famiglie con figli in età scolare uno dei genitori è colpito dalla malattia.
Grande spazio verrà dato al dibattito pubblico sollecitato dalle associazioni presenti per fare emergere gli aspetti sociali poco trattati o sottovalutati ed esprimere opinioni e suggerimenti. I temi e gli ospiti/relatori sanno adeguati alle caratteristiche specifiche del territorio dove si svolge l'incontro per sottolineare le mancanze da colmare e proporre quali soluzioni siano possibili. Nell'occasione vi saranno interventi di rappresentanti istituzionali del Ministero della Sanità, rappresentanti territoriali della Regione Marche, rappresentanti delle associazioni di volontariato locali, medici neurologi e dirigenti ASUR. Il titolo esaustivo della tavola rotonda "Dall'analisi alla ricerca delle soluzioni concrete per il futuro: gli attori del mondo del Parkinson a confronto", indica quanto urgente sia trovare soluzioni e definire obiettivi che diano al malato una garanzia di cura a 360 gradi attraverso una gestione coordinata della sua patologia. Si parlerà dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) e della necessità della loro applicazione per ridurre la variabilità nelle cure e garantire cure appropriate al maggior numero di pazienti.
Ampio spazio verrà dato al dibattito che sarà l'occasione di confronto tra tutte queste realtà ed i problemi reali del territorio ma anche delle politiche sanitarie spesso lacunose verso il supporto alle persone affette da malattia di Parkinson.
fonte: uff. stampa Perkorsi
Programma in allegato