SAN BENEDETTO DEL TRONTO (Ap) – Proteggere l’infanzia è una priorità assoluta di una società civile, lo ribadiscono gli organizzatori dello spettacolo “Parole e musica sull’affido familiare, una scelta d’amore”, che andrà in scena domenica 3 Dicembre 2023 alle ore 17 al CineTeatro San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto con l’obiettivo di sensibilizzare, e così ampliare la rete delle famiglie affidatarie del territorio. Ideatore dell’evento è l’Associazione Rete Solidale Ambito 21 OdV, nata nel 2014 per iniziativa di una decina di famiglie affidatarie residenti nel comprensorio dei 12 Comuni dell’ambito sociale 21 e che oggi rappresenta una delle realtà più significative nel quadro regionale, capace di far conoscere, promuovere e successivamente supportare i percorsi di accoglienza e di affido familiare. Protagonista dello spettacolo, insieme a tanti artisti locali e presentato da Luca Vagnoni, è il musicista, autore e compositore Niccolò Agliardi, autore della colonna sonora della serie Tv “Braccialetti rossi” e del brano “Io si” interpretato da Laura Pausini con il quale si è aggiudicato il Golden Globe e la nomination agli Oscar per la migliore canzone originale. Un artista che nel suo curriculum vanta anche collaborazioni con grandi artisti italiani e internazionali quali Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Zucchero, Elisa, Emma Marrone, Patty Pravo, Damien Rice, Bryan Adams e molti altri. E che esprime una forte motivazione verso l’accoglienza in quanto anch’esso genitore affidatario nonché autore di un libro sulla storia vera, intima e commovente di un affido dal titolo “Per un po’ - Storia di un amore possibile”, edito da Salani.
L’Associazione Rete Solidale Ambito 21 OdV, promotrice dello spettacolo, oggi “conta oltre venti nuclei familiari e persegue finalità di solidarietà sociale attraverso la promozione ed il sostegno dei percorsi di affido familiare di minori temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo, affinché ad ogni minore sia riconosciuto il diritto di vivere e crescere in una famiglia, di essere accolto e non solo assistito – spiegano i rappresentanti, che aggiungono - È dovere delle Istituzioni assicurare alle comunità locali un sistema di protezione qualificato che sia capace in primo luogo sostenere la ‘famiglia sofferente’ attivando tutte le risorse possibili per superare, laddove possibile, le criticità che la affliggono e tutelare i minori coinvolti. Bambini che, essendo gli anelli più deboli della catena, in tali situazioni rischiano di crescere senza la possibilità di essere accuditi in modo adeguato e sovente sono esposti a scene di violenza fisica o verbale tra gli adulti di riferimento o sono essi stessi vittime di maltrattamento. In un quadro sociale in cui purtroppo si continuano a registrare situazioni in cui a tutela dei minori si ritiene necessario il loro distacco dalla famiglia di origine si procede in prevalenza con il loro inserimento all’interno di strutture di accoglienza. Senza nulla togliere all’importanza e all’utilità di tali strutture bisogna riconoscere come solo una famiglia possa essere in grado di garantire al minore in difficoltà quell'attenzione individualizzata, quella cura e quell'affetto di cui ha bisogno, in un contesto di ascolto e di assistenza anche morale. Non a caso la Legge 184/1983 (Diritto del minore ad una famiglia) afferma che per un minore allontanato dalla famiglia di origine vada privilegiato il suo affidamento ad una famiglia”.
In questo senso la solidarietà e l’affiancamento alle Istituzioni Pubbliche di reti di “famiglie affidatarie”, rappresenta un’importante risorsa per le comunità locali, da promuovere. Dai dati riportati dall'ultimo Report del Garante regionale dei diritti della persona delle Marche emerge che siano quasi 900 i minori complessivamente collocati in Istituti, di cui circa la metà stranieri non accompagnati, mentre siano meno di 600 quelli affidati a famiglie, di cui circa 60 nella provincia di Ascoli (dei quali la metà nell'ATS21).