ANCONA - Riflettere sul linguaggio come strumento di trasmissione d’una visione del mondo portatrice del retaggio patriarcale. L’incontro “Parole-Male-Dette. La violenza di genere, a parole”, online l’8 novembre dalle ore 15 alle 19, chiama a raccolta esperte da più ambiti professionali e scientifici su un tema verso il quale “la consapevolezza è ancora scarsa”, spiega Reti Culturali, l’odv che organizza l’incontro con la collaborazione di Libreria del Benessere, Università della Pace, delle associazioni FreeWoman, QuiSaluteDonna e Moica March e con il sostegno di CSV Marche Ets.
Partecipano Silvia Garambois, Giornalista Presidente dell’associazione di giornaliste GiULiA con l’intervento “Discorso pubblico sulla violenza“, Graziella Priulla già docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi Università di Catania con “I social non sono un paese per donne”, Federica Guercio psicologa psicoterapeuta e presidente Comitato Pari opportunità di Opm con “Violenza di genere, a parole: l’impatto psicologico”, Paola di Nicola Consigliera di Corte di Cassazione con “ Violenza di genere, a parole: i risvolti giuridici”. Conduce l’incontro Teresa Cinque autrice, monologhista, attivista per i diritti delle donne.
Spiegano le organizzatrici: “Il linguaggio non è solo uno strumento per trasmettere informazioni e idee. Le parole riflettono la società che le utilizza e a loro volta la influenzano. Sono il mezzo più pervasivo e meno individuato di trasmissione di una visione del mondo. Per l’aspetto di cui il progetto si interessa: una visione del mondo retaggio di una cultura patriarcale, che vuole mantenere le donne in uno stato di inferiorità e marginalità sociale. L'incontro ha il patrocinio di Commissione Pari opportunità tra uomo e donna Regione Marche, Ordine Psicologi Marche, Comune Ancona
La partecipazione è gratuita, per iscrizioni on line: https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZcvcuCorj4jE92jK1To9afEFyYMr1ToEksj (per eventuale assistenza tecnica tel. 377 7074617).