FANO (Pu) - Arriva il secondo appuntamento del ciclo di incontri organizzato dall'Opera Don Orione di Fano, con il Patrocinio dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", previsto per Domenica 6 Maggio alle ore 17.00 presso l'Auditorium Masetti di Fano.
Il viaggio nei Luoghi della Relazione toccherà questa volta l'ambiente domestico.
"Tra le mura di casa: come vivere relazioni costruttive in famiglia"; a parlarcene sarà Rosella Persi, docente universitaria di Pedagogia Generale presso l'Università di Urbino.
A seguire la conferenza sarà la proiezione del film "Caterina va in città", per la regia di Paolo Virzì, lungometraggio selezionato da Luca Caprara, esperto cinematografico, per approfondire la tematica in questione.
Nel primo incontro, tenuto da Tommaso Foppa-Pedretti, formatore e coach, si è puntata l'attenzione sull'analisi etimologica del sostantivo "dinamica" e sull'aggettivo "relazionale" rilevando come l'idea ad essi sottesa sia quella di un'energia e di una vitalità che si generano nella connessione tra le persone, le quali sono chiamate metaforicamente a varcare delle porte; proprio in questi passaggi si può stabilire la relazione tra un "io" e un "tu".
Tale dinamica relazionale è così intima all'individuo che uscirne equivarrebbe a snaturare la sua stessa essenza di essere umano. Ma le cose a volte si complicano poiché, all'interno di una relazione, scegliamo di occupare posizioni che conducono ad un'assenza di armonia, la quale non può che generare incomprensione e conflitto.
Esistono quattro posizioni relazionali-tipo in una successione, che va dalla massima "chiusura" del soggetto alla sua massima "apertura".
La posizione dell' IO, che isola i propri sensi e ignora tutto ciò che gli è intorno. Il suo è uno sguardo che non vede, le sue parole e le sue azioni annullano la relazione.
La posizione dell' IO E L'ALTRO, in cui l'altro, seppur presente, non ha diritto di cittadinanza all'interno dello spazio dell'io, c'è distanza, separazione, differenza. E' dentro questa posizione che nasce il conflitto, è in questo luogo che domina la paura dell'altro che non si conosce, è qui che lo sguardo vede solo se'; vi sono ostacoli alla relazione perché con gli occhi cogliamo solo quello che vogliamo cogliere applicando dei filtri percettivi quali il giudizio e l'interpretazione soggettiva.
La posizione dell' IO E TE, dove finalmente lo sguardo è rivolto a un tu e le parole e le azioni che l'io produce aprono la relazione. I concetti su cui essa fa perno sono quelli di prossimità, accordo, intesa, sintonia, armonia e fiducia; il verbo che la sintetizza al meglio è lo "stare".
Infine vi è il NOI, in grado di coinvolgere una pluralità di persone attivando tutta una serie di atteggiamenti e pratiche costruttive. Lo sguardo stavolta è posato sul mondo, la relazione si amplia, il verbo che ne racchiude il senso profondo è "costruire".
Se ne deduce che la chiave di una buona relazione è nell'accoglienza del nostro prossimo.
L'ingresso è libero.
Al termine del Film sarà offerto un aperitivo.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
fonte: Mov Fano