ANCONA - Una situazione molto difficile si sta verificando in questi giorni presso il Centro trasfusionale di Torrette, a causa dell’indisponibilità per malattia di quattro infermieri su otto addetti alle donazioni di sangue, l’Avis è stata costretta suo malgrado a rimandare a casa molti donatori che avevano già prenotato la loro donazione.
“Quanto verificatosi è la conseguenza di uno stato di carenza di personale infermieristico ormai cronico che l’Avis da tempo denuncia, e la situazione è destinata a peggiorare se non verranno presi dei provvedimenti seri e duraturi” ha dichiarato il presidente dell’Avis dorica Saverio Taglioni.
L’Avis di Ancona, continua Taglioni, ha investito notevoli risorse economiche nella realizzazione di una campagna promozionale volta a reperire nuovi donatori, ma se poi non siamo in grado di farli donare tutto risulta inutile,trasmettendoun’immagine negativa della nostra associazione che invece da ben 95 anni opera nella nostra città a favore di chi soffre.
Paradossalmente mai come in questo periodo il sangue è necessario, anzi bisognerebbe raccoglierne di più, pertanto, pur riconoscendo che la carenza di personale è comune in tutta la sanità, chiediamo alle competenti autorità (asur, assessorato alla salute, aziende sanitarie) che il problema sia al più presto risolto, perché la medicina trasfusionale non può essere considerata di serie B, perché i donatori che quotidianamente e silenziosamente compiono il loro dovere siano rispettati e perché i malati possano essere curati nel migliore dei modi.