FANO (Pu) - Dopo ben 19 mesi di prigionia, Silvia Romano, la volontaria rapita in Kenya il 20 Novembre 2018, torna ad essere libera.
Tutto il mondo del volontariato fanese ha gioito per la bellissima notizia che si è diffusa in pochissime ore su tutti i canali di comunicazione sabato pomeriggio. Ognuno di noi si è unito alla gioia che ha travolto la famiglia Romano e tutti i volontari della onlus fanese Africa Milele.
Purtroppo sono bastate altrettante poche ore per la diffusione, soprattutto sui social, di commenti ignobili verso Silvia. Ne citiamo solo alcuni, tralasciando quelli di irripetibile volgarità: “Abbiamo liberato l’amichetta dei negri”, “Ecco tornata la signorina salvamondo”, “Lo Stato non deve pagare per una scriteriata in cerca di emozioni forti”, “Spero che quei selvaggi le abbiano insegnato le buone maniere”.
Di fronte a tali dichiarazioni non possiamo rimanere indifferenti perché le accuse e le illazioni rivolte a Silvia Romano colpiscono tutto il mondo dell’associazionismo e del volontariato, sia esso svolto in Italia che all’estero.
In tutti questi mesi Silvia Romano è stata l’immagine del volontariato, il volto in cui si sono riconosciuti migliaia di giovani, e meno giovani, che hanno scelto di impegnarsi nell’associazionismo, il volto dell’Italia migliore a cui dovrebbe andare tutto il nostro sostegno e di cui dovremmo solo essere orgogliosi.
Non entriamo nel merito delle dinamiche che hanno portato alla liberazione di Silvia perché sono per noi irrilevanti e soprattutto non spetta a noi giudicare le modalità con le quali è avvenuto il suo rilascio.
Ciò su cui non possiamo tacere è l’attacco al mondo del volontariato e a tutti coloro che per svariate motivazioni scelgono di dedicare parte del proprio tempo per gli altri, che sia a Fano al fianco delle persone con disabilità o persone vulnerabili, che sia in Kenya al fianco dei bambini di strada. Chi fa volontariato non fa distinzione fra colore della pelle, fra i continenti o fra i differenti credi religiosi: si tende la mano verso l’altro senza se e senza ma.
Silvia è il simbolo di chi crede che il mondo possa essere migliorato un po’ alla volta e che per farlo sia essenziale l’impegno e l’azione concreta di ognuno di noi.
Di fronte a quanto abbiamo purtroppo letto e ascoltato in questi giorni il nostro appello va ai giovani che esortiamo ad impegnarsi nel volontariato, con responsabilità, in sicurezza e con la giusta formazione ovviamente: non farlo equivarrebbe a guardare la vita dal balcone, per parafrasare Papa Francesco.
Fonte:
L’Africa Chiama Onlus - Associazione Apito - Associazione Millevoci – Mir - Banca del Gratuito - Mondo Solidale - Donne in nero - SottoSopra Onlus - Gruppo Emergency Fano - Acli Pesaro e Urbino - Azione Cattolica - Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII - Circolo Acli di San Costanzo - Anpi sez. Leda Antinori Fano - Circolo Culturale Angiola Bianchini - Associazioni Amici del Quilombo - Associazione Giustizia e Pace – Urukundu - Action Aid Fano – Associazione AL FIHRIYAT - Mondo a Quadretti Odv - Ufficio Pastorale Migrantes Diocesi di Fano - Fondazione Caritas Fano onlus - Associazione Culturale Teatro Linguaggi - Gruppo Locale di Fano-Base ActionAid