MACERATA - Si è riunita lo scorso 22 maggio a Macerata l'Assemblea delle associazioni di volontariato e tutela del diritto alla salute operanti nell'Area Vasta 3 dell'Asur (in attuazione art. 24 comma 1 bis della L. R. 13/2003).
Il presidente dell'assemblea Silvano Gironacci ha coordinato i lavori ai quali sono intervenute diverse associazioni del territorio iscritte all'apposito registro regionale per la tutela della salute, il presidente del Comitato di partecipazione dei cittadini dell'Av 3 Dante Reale, il presidente del CSV Macerata Daniele Antonozzi e il direttore dell'Av 3 dell'Asur Alessandro Maccioni.
Dopo alcune comunicazioni relative al secondo monitoraggio nazionale Agenas sull'umanizzazione di ospedali e Rsa, al quale parteciperà anche la Regione Marche, con equipe di valutazioni a cui possono prendere parte anche rappresentanti del volontariato per la salute, l'assemblea è entrata nel vivo con la relazione sulle attività svolte dal Comitato di partecipazione dei cittadini dell'Av 3, illustrata dal presidente Dante Reale.
Nonostante gli eventi sismici che hanno bruscamente interrotto l'avvio, non facile, del Comitato, i lavori dell'organismo sono ripresi a pieno regime, con quattro incontri e relative relazioni, in cui il Comitato ha raccolto e si è fatto portavoce delle principali problematiche e inefficienze percepite dai cittadini, in relazione ai servizi sanitari: tra le criticità riportate l'annoso problema delle liste di attesa, il nuovo assetto regionale della sanità, con le cosiddette cure intermedie e il segmento della sanità di accompagnamento post dimissioni, la penalizzazione del territorio montano, dove si concentra molta popolazione anziana, i costi delle centrali operative del 118 presenti nelle Marche (a dispetto di una Legge nazionale che prevede una centrale operativa ogni 1,5 milioni di abitanti circa).
Il direttore dell'Av 3 dell'Asur, Alessandro Maccioni, presente durante tutta l'assemblea, ha esordito sottolineando l'importanza di questi momenti di confronto e di "remare" insieme dalla stessa parte, perché tutti, istituzioni e cittadini che protestano, vogliono una sanità migliore, e ha poi risposto alle questioni poste nell'incontro, in particolare in riferimento agli interventi attuati nell'emergenza terremoto e dopo, in riferimento alle risorse spese nel 2016 e a quelle chieste per il 2017, in termini di investimenti sui diversi presidi sanitari del territorio e infine in riferimento alla situazione delle strutture sanitarie nei territori montani.