CAMERANO (An) -. Relatori prestigiosi quelli presenti al convegno del 22 settembre a Camerano, tutti protagonisti della scena marchigiana e nazionale sul tema dibattuto, moderati da Maurizio Tomassini vicepresidente delle ACLI Marche con la delega al welfare. L’incontro ha concluso “Famiglie al centro”, progetto finanziato dalla Regione Marche con i fondi del Ministero delle Politiche sociali
Dopo i saluti del presidente delle ACLI Marche Luigi Biagetti e di Massimo Piergiacomi presidente della Fondazione Ceci di Camerano, partner del progetto, il Coodinatore del’ASP 9 di Jesi Franco Pesaresi, componente e promotore del network per la non autosufficienza, ha da subito ricordato che sono ormai 25 anni che si parla di questa riforma. In Europa siamo gli ultimi a mettere in ordine questo tema. “ Il Piano Nazionale dei Ripresa e Resilienza - PNRR”, ha ricordato Pesaresi,” è l’occasione da non perdere per concretizzare questa riforma. La proposta di un Piano nazionale di domiciliarità è il primo passo su cui si sta lavorando.”
“La domiciliarità è un argomento in discussione su vari tavoli che coinvolgono vari ministeri” ha sottolineato poi Giovanni Santarelli, Dirigente del P.F Politiche sociali della Regione Marche e ora componente del gruppo di lavoro promosso dal ministro Orlando per preparare questa riforma. Tutti i relatori hanno convenuto sulla necessità di porre tra le priorità di azione il tema della domiciliarità, promuovendo l’assistenza a domicilio a discapito del ricovero presso strutture per anziani.
Come ricordato da Santarelli c’è un altro aspetto critico che deve essere affrontato per dare seguito alla riforma: l’integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari. E’ vero che ci sono impostazioni diverse, culturalmente diversa anche la preparazione del personale specializzato, ma è proprio su questo che si gioca la validità della riforma.
Fabio Ragaini, Presidente del Gruppo Solidarietà, ha posto l’accento sul tema dei diritti esigibili spesso promossi sulla “carta” ma che poi non trovano un riscontro concreto nella vita dei soggetti fragili. Ragaini, citando i numeri della non autosufficienza nelle Marche, ha ribadito inoltre che l’integrazione socio-sanitaria costituisce uno dei nodi fondamentali da sciogliere. Con i fondi e le Case della Comunità previste dal PNRR ci si augura che possano accelerare i tempi con cui fino ad ora è stata affrontata la questione.
Ha concluso i lavori Tomassini riprendendo il percorso fatto dalle ACLI con il progetto Famiglie al Centro e presentando alcune proposte delle ACLI in tema di promozione dei diritti delle persone fragili come la necessità di aumentare i fondi assegnati a ciascuna famiglia con soggetti non autosufficienti a carico, l’urgenza di azioni volte alla riqualificazione delle competenze dei caregivers e l’importanza dell’introduzione del budget della salute.