ANCONA - Un intenso anno di lavoro fatto di studi, incontri e interviste alla popolazione anziana e alle famiglie caregiver per ottenere un quadro attendibile della condizione della non autosufficienza e di come viene attuata l’assistenza nella regione Marche. Dalla missione valutativa sulla “Non autosufficienza”, commissionata dal Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche all’Inrca nel luglio del 2019 e realizzata in collaborazione con le organizzazioni sindacali dei pensionati Fnp – Cisl, Spi – Cgil e Uilp – Uil, è scaturita una ricerca ricca di dati e informazioni ed oggi un volume pubblicato all’interno della collana “Quaderni del Consiglio”, edito dall’Assemblea legislativa delle Marche che ha anche cofinanziato l’indagine. Per il Presidente del Comitato, Sandro Zaffiri (Lega), che ha voluto ringraziare Inrca e organizzazioni sindacali, “l’indagine rappresenta uno strumento utile ad indirizzare le politiche della prossima legislatura regionale che dovranno necessariamente tenere conto dell’invecchiamento della popolazione. Ricerca – ha sottolineato – che ha il valore aggiunto di aver posto l’attenzione sulla necessità di recuperare il binomio Giunta-Consiglio in una più stretta collaborazione tesa a produrre leggi davvero efficaci”. Promotore della missione valutativa sulla non autosufficienza il Vicepresidente del Comitato, Gianluca Busilacchi (Art.1) che ha voluto ringraziare quanti hanno collaborato alla realizzazione della ricerca, a partire dal professor Emanuele Pavolini che l’ha coordinata. “Ricerca – ha affermato - che avremmo voluto presentare in un’occasione pubblica e che purtroppo non si è potuta organizzare a causa dell’emergenza Covid. Dall’indagine emerge come il quadro marchigiano non si discosti molto dalla situazione nazionale che poggia su un modello di familismo sostenuto, ma, al tempo stesso, dovrebbe tendere ad agganciare le regioni più virtuose in quanto a risorse da destinare all’assistenza domiciliare, quando già buono è il livello della cura e dell’assistenza ospedaliera”. L’indagine ha raggiunto la popolazione anziana non autosufficiente di tutti i 13 distretti sanitari delle Marche, partendo da quella superiore ai 75 anni, andando così a costituire una preziosa base di partenza per organizzare al meglio e potenziare il sostegno a domicilio di quella che è stata, tra l’altro, la fascia d’età più colpita dalla pandemia. La ricerca ha anche confermato un sentore comune della pubblica opinione, cioè il fatto che il nucleo familiare rappresenti il principale erogatore di cure e assistenza nei confronti dell’anziano non autosufficiente. Infatti, oltre tre quarti dei principali caregiver sono costituiti dai figli e dal coniuge, mentre della percentuale residua, una buona parte è rappresentata da figure riconducibili all’assistenza privata a domicilio. Questi, insieme a molti altri aspetti della ricerca, sono illustrati all’interno del volume in una apposita sezione di lettura metodologica, curata dal dott. Giovanni Lamura, responsabile del Centro di ricerche economico-sociali per l’invecchiamento dell’Inrca. La presentazione in Aula consiliare del volume sulla non autosufficienza (il 312° Quaderno della Collana) è stata anche occasione per il Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche per illustrare l’attività complessivamente svolta dal suo insediamento, avvenuto, previa legge regionale, nell’ottobre del 2017. Attività prevalentemente incentrata sul controllo dell’efficacia della legislazione, su specifiche missioni valutative e su uno scrupoloso lavoro di studio e confronto con analoghi organismi di altre Regioni.
Fonte: Ufficio stampa Consiglio regionale della Marche