PESARO - Un progetto unico nelle Marche e nel centro Italia, sempre operativo, anche durante la pandemia, che non ha lasciato indietro nessuno. Il servizio di Protezione Giuridica dell’Ambito Territoriale Sociale 1 in collaborazione con la Caritas Diocesana ed il Centro Servizi per il Volontariato, e il corso di formazione per Amministratori di sostegno volontari, attivato dall’ATS1 in collaborazione con il Comune di Pesaro e con la cooperativa Labirinto, si è dato appuntamento ieri, all’Alexander Museum Hotel dopo 17 mesi di confronto “a distanza” per fare il punto dei lavori.
«Non vedevamo l’ora di ritrovarci durante questo appuntamento annuale – ha detto la presidente del comitato dei sindaci dell’ATS1 Sara Mengucci, assessora alla Solidarietà di Pesaro, nel salutare i partecipanti – organizzato per ringraziare tutte le figure coinvolte, a partire dai volontari, e per confrontarci con le esperienze vissute. È stato un periodo lungo e complicatissimo. La pandemia ha fatto emergere nuove necessità e ha fatto aumentare le situazioni in cui la figura dell’Amministratore di Sostegno diventava fondamentale. Ringrazio il Centro Servizi Volontariato e la Caritas per il loro contributo nell'ambito della formazione dei nuovi volontari Amministratori di Sostegno e la coop Labirinto e l’ATS1 per aver sempre dato continuità a questo servizio che funziona bene e che ci auguriamo possa essere preso ad esempio da altre realtà».
«La vera forza dello sportello è la rete di soggetti che lo compone, la loro passione, il loro impegno nell’aiutare il prossimo e la grande capacità di mettersi in relazione costante con gli enti del territorio, a partire dal Tribunale». Si tratta infatti di una forma di volontariato, «in cui si richiede una grande disponibilità di tempo, e un coinvolgimento importante anche dal punto di vista emotivo. È un servizio svolto in rete con i servizi sociosanitari, una collaborazione fondamentale che onora l’Amministrazione, l’Ambito Sociale e la comunità intera» ha concluso Mengucci prima di passare la parola all’avvocata Rita Capone, dello sportello di Protezione Giuridica: «È stato un anno complicato ma non abbiamo mai smesso di lavorare e di proporre le nostre attività. Come il corso di Amministratori di Sostegno per volontari e famigliari a cui hanno partecipato 64 utenti; un numero elevato che siamo riusciti a raggiungere ampliando le iscrizioni alle famiglie. Nuclei che in questo periodo si sono trovati a vivere il ruolo di amministratori di sostegno senza sapere bene cosa fare. Abbiamo fornito loro gli strumenti indispensabili per svolgere questo delicato compito in modo sereno. Una modalità che è stata apprezzata dal Tribunale di Pesaro».
L’auspicio, per Capone, è che «altri Comuni possano aprire sportelli come quello dell’ATS1: le richieste e i casi che coinvolgono gli amministratori di sostegno sono in costante crescita. Basti pensare che nei primi sei mesi del 2020, nonostante i decessi registrati nel territorio a causa della pandemia, il Tribunale ha nominato 197 nuovi amministratori di sostegno.
«Siamo felici di poter collaborare alle attività dello sportello tutele, un fiore all’occhiello dei servizi alla persona del territorio in cui operiamo – ha aggiunto Daniela Scansalegna, assistente sociale Fondazione Caritas Pesaro -. Come Caritas ci ritroviamo appieno nella mission di questo servizio: portare avanti i valori di giustizia ed equità nel tutelare le persone più indifese. È una forma di volontariato destinata all’intera società civile, non solo gli ultimi, che, nel tempo, è riuscita a dare vita a una rete funzionale ed efficace e capace di appassionare: molti dei volontari che operano all’interno dello sportello tutele sono gli stessi di Caritas».
Una condivisione di intenti che accomuna anche il CSV, come spiegato da Tomas Nobili, presidente della delegazione provinciale del Centro Servizi per il Volontariato delle Marche: «Il servizio nasce dall’esigenza diretta riscontrata sul territorio; abbiamo intercettato il reale bisogno della città, capacità propria di tutto il mondo del volontariato, composto da singoli che si mettono in gioco con il proprio bagaglio di esperienze e di vissuto, per fare la differenza. Il volontario è un tassello di un mosaico: da solo sembra piccolo, insieme forma un capolavoro».
Fonte: Ufficio stampa Comune di Pesaro