ANCONA - Raccontare attraverso le immagini, usare la telecamera o uno smartphone per rappresentare la propria dimensione, spiegare come nelle mani del giornalista un fatto diventa notizia:”Il Mondo a Casa Nostra”; punta a dare gli strumenti utili agli stessi rifugiati per narrare la migrazione e la loro condizione. Il progetto è realizzato dall’associazione AMAD con il supporto di UNHCR e INTERSOS, attraverso il programma di capacity building ed empowerment “PartecipAzione – Azioni per la Protezione e la Partecipazione dei Rifugiati”.
Presente all’avvio del progetto anche il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Antonio Mastrovincenzo che ha contribuito alla partenza del corso: “Il giornalismo è un importante mezzo di inclusione, credo che possa anche trasmettere valori importanti. Non serve solo per raccontare lo stato delle cose e la verità dei fatti, ma è anche portatore di valori per la crescita delle comunità”. Un incoraggiamento ai corsisti è arrivato anche da Paola Cimarelli, delegata alle pari opportunità dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche: “Con questo corso apprenderete tecniche di videogiornalismo che vi permetteranno di raccontare la vostra storia e credo che sarà una bella avventura, una scoperta prima per voi stessi e poi perché potrete permettere a chi guarderà i vostri video, interviste, talk show, di capire ancora di più chi siete e perché siete qui”. Importante contributo nella prima giornata anche della giornalista anconetana di origini siriane Asmae Dachan, corrispondente per diverse testate internazionali: “Questa è un’iniziativa molto bella che dà alle persone rifugiate la possibilità di imparare come raccontare sé stessi, come comunicare con i mezzi d’informazione e anche apprendere i cosiddetti trucchi del mestiere”.
Nel corso di tutto il mese di luglio e nelle prime due settimane di agosto il gruppo lavorerà come una vera e propria redazione, decidendo insieme i temi e come svilupparli per poi strutturare insieme cinque appuntamenti televisivi in stile “talk show”, a cui parteciperanno anche esperti e figure professionali specifiche, che verranno registrati e poi trasmessi, nel mese di ottobre, dalla stessa emittente televisiva E’tv Marche (canale 12), sul canale 14 dell’Umbria dello stesso network televisivo, sui canali social di E’tv e tramite la pagina Facebook di AMAD. L’obiettivo del progetto è dunque rendere le ragazze e i ragazzi davvero protagonisti nella loro rappresentazione e restituire anche all’esterno, in un’ottica di integrazione e comunità, un punto di vista diverso, nuovo e onesto, rafforzando la partecipazione attiva di rifugiate/i e richiedenti asilo alla vita sociale, economica e culturale e promuovere la coesione sociale con la comunità di accoglienza.
Il progetto “Il Mondo a Casa Nostra” è uno degli otto selezionati in Italia nell’ambito della terza edizione di PartecipAzione, il programma di Intersos e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), che promuove la partecipazione attiva delle persone rifugiate nella vita economica, sociale e culturale in Italia. “PartecipAzione punta a rafforzare le competenze dei rifugiati e dei richiedenti asilo affinché diventino soggetti attivi nella vita sociale, economica e culturale in Italia. In questa edizione abbiamo deciso di investire su Amad e sul loro progetto perché sappiamo che questa associazione è un punto di riferimento per i rifugiati e i migranti che vivono nel territorio marchigiano e perché le loro attività, compreso il progetto “Il mondo a casa nostra” che abbiamo selezionato, sono perfettamente in linea con i nostri valori e obiettivi”, dice Davide Agnolazza, Intersos, project manager PartecipAzione. “Attraverso la conoscenza le persone imparano ad avere meno paura rispetto al concetto astratto di ‘straniero’ ed è importante che il racconto venga direttamente da voi perché chi meglio può raccontare in maniera corretta il vostro vissuto”, ha detto Sandra Magliulo di UNHCR rivolgendosi direttamente ai corsisti.
“E’ un’esperienza di integrazione tra loro visto che provengono da paesi differenti e con il paese che li accoglie e speriamo di dare gli strumenti per una prospettiva di lavoro futuro”, conclude Donatella Linguiti, presidente di Amad. L’associazione nasce nel 2017 e da dicembre 2019 ha sede di via Macerata di Ancona, nel cuore del Piano San Lazzaro, quartiere incrocio di storie e Paesi. Riconoscendo nel razzismo e nella violenza sulle donne la stessa matrice originale, ossia la discriminazione e l’odio, AMAD opera con azioni di sensibilizzazione per una dimensione più inclusiva, con progetti di accoglienza, uno sportello informativo, attività di formazione tra cui il doposcuola gratuito destinato a bambine e bambini del quartiere, promuove l’incontro di persone e culture, lavora insieme all’associazione DIAPPO Senegal e quelle del Bangladesh e del Camerun, presenti in città.