MOIE DI MAIOLATI (An) - Il 24 ottobre si è svolta l’audizione del Gruppo Solidarietà con il Comitato dei Sindaci dell’Ambito sociale 9. L’incontro fa seguito alla audizione dello scorso anno nella quale il Gruppo ha rappresentato ai sindaci del territorio alcune problematiche riguardanti gli interventi rivolti a persone con disabilità e anziani non autosufficienti. L’incontro aveva l’obiettivo di verificare se e quali cambiamenti si sono realizzati. Le richieste ai Comuni riguardavano sia interventi riferiti a loro specifiche competenze in tema di assistenza sociale sia il loro ruolo nella tutela della salute dei cittadini.
Le questioni riproposte sono state le seguenti (QUI, il documento presentato ai Sindaci).
- Mancata erogazione, anno 2023, dell’assistenza domiciliare anziani in 12 Comuni su 21 dell’Ambito territoriale. Situazione, addirittura, peggiorata rispetto all’anno precedente in cui i Comuni che non la erogavano erano 9. Va sottolineato che i Comuni che erogano il servizio non lo fanno con soldi propri, ma con trasferimenti nazionali e regionali vincolati per questo intervento.
- Lista di attesa per ingresso alla residenze sociosanitarie per persone non autosufficienti e con demenza. In occasione dell’incontro il direttore del Distretto di Jesi ha presentato i dati della situazione della lista di attesa. Sono 339 le persone in lista per un posto in residenza protetta a fronte di un’offerta convenzionata di 478 posti. Se a questi si aggiungono le persone non autosufficienti presenti nei posti non convenzionati nei quali l’intera tariffa è a carico degli utenti o nei posti per autosufficienti, il numero di chi aspetta è almeno pari al numero dei posti presenti. Ciò significa che molte di queste persone non entreranno mai perché l’attesa può essere di anni. Drammatica poi la situazione dell’assistenza residenziale rivolta a persone con demenza. Con 28 posti formali presenti in tutto il territorio ma con nessun posto effettivo. Questo significa che le persone con demenza non ricevono servizi adeguati ai loro bisogni. L’inevitabile conseguenza è il massiccio ricorso alla contenzione fisica e farmacologica.
In questo senso il Gruppo Solidarietà ha ribadito la richiesta al Comitato dei Sindaci di
- sollecitare la regione Marche ad aumentare il numero dei posti convenzionati;
- realizzare effettivi nuclei dedicati alle persone con demenza;
- realizzare in collaborazione con il Distretto un Regolamento unico di accesso alle strutture residenziali rendendo trasparente le modalità di accesso.
- Sul tema del numero dei minori in attesa e dei tempi di attesa per la valutazione da parte delle Unità multidisciplinare dell’Azienda sanitaria sono stati forniti dalla stessa alcuni dati (237 in totale in attesa di valutazione) con tempi di attesa fino a 4 anni. Dati che richiederebbero un'analisi dettagliata, ma che comunque indicano un serio ritardo tra domanda e tempi di risposta. Va sottolineato che il ritardo nella valutazione comporta, nel caso emergesse una condizione di disabilità non precedentemente accertata, che il bambino frequenta la scuola senza il sostegno didattico di cui avrebbe diritto. E questo in alcuni casi, da noi verificati, anche per anni.