ANCONA - Rendere di nuovo fruibili i percorsi escursionistici nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, recuperare la rete di sentieri di montagna, accompagnare il superamento della crisi conseguente al terremoto che ha interessato tutto il territorio del parco e sostenere le sue popolazioni.
Sono questi gli obiettivi di "I Sentieri della Rinascita – il volontariato ambientale a servizio delle zone terremotate", il progetto di Legambiente nato allo scopo di organizzare dei campi di volontariato ambientale nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e di fornire un'azione di informazione su quali sono le reali condizioni del territorio e dell'ambiente dopo gli effetti del sisma, con il sostegno della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell'Ambiente, presentato questa mattina presso la Sala Ambiente della Regione Marche ad Ancona (AN).
Molte aree del parco e i suoi centri abitati, che a seguito del sisma erano stati chiusi per evitare situazioni di pericolo, dopo i primi accertamenti e dopo gli interventi più urgenti di messa in sicurezza realizzati dalla protezione civile, sono, infatti, ufficialmente riaperti.
Sono quattro i Campi di Volontariato organizzati da Legambiente nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, della durata di sette giorni ciascuno, con la partecipazione di volontari provenienti da tutto Italia e da tutto il mondo. Due si sono già svolti, dal 25 Settembre al 9 Ottobre, nel comune di Montemonaco (Mc) e hanno interessato la segnatura del sentiero "Anello dei Sibillini", oltre al ripristino dei sentieri natura dislocati nei comuni di Montemonaco, Montefortino e Amandola. Un altro campo si è svolto a Fiastra (Mc) dal 3 al 10 Ottobre, interessando la segnatura di un altro tratto dell'Anello dei Sibillini, oltre al ripristino dei sentieri natura dislocati nei comuni di Fiastra-Acquacanina, Bolognola e Pievebovigliana. L'ultimo campo, previsto dal 30 Ottobre al 6 Novembre, completerà gli interventi in questo territorio.
Oltre alle attività di volontariato ambientale, Legambiente sta organizzando insieme al Parco nazionale dei Monti Sibillini e alle amministrazioni locali, un evento conclusivo pubblico per approfondire i temi del volontariato, dei rischi naturali e della tutela della natura e per far conoscere a turisti e fruitori le condizioni attuali del territorio e delle infrastrutture disponibili (sentieri, strutture ricettive, ecc.). Sarà anche l'occasione per comunicare il lavoro che svolge il Parco nella conservazione della biodiversità e nella promozione di attività economiche sostenibili.
Altro momento importante del progetto sarà un Educational Tour per realizzare un'azione di marketing territoriale presso circuiti di operatori specializzati nel turismo natura che saranno coinvolti in un seminario di approfondimento sul turismo natura.
I partecipanti, operatori turistici nazionali, potranno approfondire la conoscenza delle risorse ambientali e culturali del territorio dei Sibillini e proporre le modalità di rilancio di questo importante motore economico nei territori colpiti dal sisma.
"Tra le strutture escursionistiche del parco, quella principale, il Grande Anello dei Sibillini, è in parte già percorribile, e inizia ad essere di nuovo frequentata – ha dichiarato Oliviero Olivieri, Presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini – tuttavia serviva un'iniziativa che rimettesse al centro dell'attenzione pubblica questa riapertura e che permettesse nel contempo la rifinitura della ripulitura e della manutenzione ordinaria di questo percorso e dei percorsi natura ad esso collegati".
"Rilanciare il turismo naturalistico e la valorizzazione della biodiversità è un segnale di vicinanza e attenzione alle comunità locali – hanno aggiunto Antonio Nicoletti e Francesca Pulcini, rispettivamente Responsabile nazionale delle aree protette e biodiversità di Legambiente e Presidente di Legambiente Marche – la cui esistenza si presenta ancora molto precaria, sia a causa dei danni che interi comuni hanno subito sia per le serie conseguenze che il sisma ha avuto sulle attività economiche, sulla gestione di attività connesse al patrimonio naturale, sul commercio e sull'artigianato. Inoltre queste attività sono centrali per coinvolgere attivamente e concretamente i cittadini nella ripartenza delle aree terremotate, con il duplice obiettivo di dare speranza alla comunità e contribuire alla rinascita di questi luoghi così centrale per la nostra regione e l'intero Paese".
"Questo progetto, di rilevanza nazionale, avrà un impatto molto positivo per diversi aspetti. – ha sottolineato Angelo Sciapichetti, assessore all'Ambiente della Regione Marche – Innanzitutto è perfettamente coerente con la nostra priorità di rilancio delle aree montane. Già prima del terremoto puntavamo molto su questo versante, ora diventato elemento essenziale della nostra azione di governo. Poi valorizza una delle attrazioni turistiche maggiori della nostra terra, cioè i Sibillini ed il loro originale ecosistema. Infine lo fa tramite l'apporto del volontariato, con il coinvolgimento diretto dei cittadini. Le città, i borghi, le montagne devono tornare a vivere come prima e a ancora meglio, tramite strutture più sicure. Ogni progetto, ogni iniziativa come questa si deve inserire in un disegno di ampio respiro, su cui far convergere tutti gli sforzi ed energie, affinché l'immane calamità che ha colpito il nostro territorio e la nostra gente, diventi un'occasione storica di rilancio e rinascita".
Sono intervenuti: Angelo Sciapichetti, assessore all'Ambiente della Regione Marche; Oliviero Olivieri, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; Carlo Bifulco, Direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; Antonio Nicoletti, Resp. Uff. Aree Protette e Biodiversità Legambiente Nazionale; Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche; Rosangela Censori e Patrizia Pacifici, circolo Legambiente Amandola.
fonte: uff. stampa Legambiente Marche