ANCONA – Sabato 21 ottobre torna la X edizione della Giornata nazionale dell'Afasia, l'annuale l'appuntamento organizzato da Aita Federazione (Associazioni italiane afasici) per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sul tema dell'afasia, disturbi del linguaggio di cui soffrono circa 150.000 persone in Italia (fonte dati Aita). Per l'occasione, in varie regioni, sono previsti incontri, convegni, spettacoli e gazebo informativi.
Anche nelle Marche, l'Aita onlus sarà presente nel weekend con diversi punti informativi: venerdi 20, a Pesaro, presso gli Ambulatori di medicina riabilitativa, dalle ore 10 alle ore 14; sabato 21 ottobre, in Ancona, presso l'Inrca, dalle ore15 alle 19, e presso gli Ospedali Riuniti a Torrette, dalle 10,30 alle 16,30; a Jesi, presso l'Ospedale "Carlo Urbani", dalle 10,30 alle 14,30; a Fano, nel cortile dell'Ospedale S.Croce, dalle 10 alle 18; e infine domenica 22 ad Ascoli Piceno, in piazza del Popolo, dalle 10 alle 18.
Ma cosa significa essere afasici? Le persone afasiche soffrono di disturbi del linguaggio causati da lesioni cerebrali (ictus, traumi cranici, tumori, encefaliti). L'afasia non altera l'intelligenza né la capacità di provare sentimenti, ma compromette il normale uso del linguaggio, a volte anche per le necessità elementari della vita quotidiana.
Nella difficoltà di chiacchierare, scrivere o leggere, e quindi di interagire normalmente con gli altri, i soggetti afasici rischiano di trovarsi isolati, incapaci di far sentire la loro voce e restare soli nella loro sofferenza. Un ruolo importantissimo per il loro reinserimento sociale è ricoperto da familiari, amici, colleghi e dai volontari: ecco perché nel 1994 è nata la federazione A.IT.A. (Associazioni italiane afasici) e nel 2008 l'Aita Marche onlus, che aiuta le persone afasiche e i loro familiari a capire e vivere l'afasia.
Per maggiori informazioni contattare Aita Marche onlus sul web o su fb.