MILANO - Un’edizione speciale che premia tutti i fundraiser e tutti i donatori che nel 2020 hanno lavorato per sostenere il Terzo Settore durante la pandemia da SARS-COV-2. La IX edizione dell’Italian Fundraising Award si è tenuta online il 30 settembre in occasione del Festival del Fundraising e si è connotata come un’edizione particolare densa di significato che porta con sé tutta l’esperienza di questo 2020 così complesso e delicato. Un anno che ha segnato tutti, senza esclusione di colpi, nel quale il Terzo Settore ha rivelato una grande forza e un’enorme resilienza. Di fronte all’eccezionalità del momento i fundraiser hanno dimostrato tutta la loro forza nell’affrontare sfide complesse, abbracciare nuovi paradigmi, aggiornare il proprio modo di lavorare, mettendo in campo tutte le loro risorse, i loro valori e le loro competenze. Anche i donatori si sono trovati a rispondere a una miriade di nuove esigenze per contribuire a far fronte a un’emergenza senza pari in Italia e nel mondo, dimostrando di saper comprendere appieno il vero valore del dono.
Insieme donatori, fundraiser e terzo settore hanno reagito ricordando a tutti gli italiani quanto il dono sia fondamentale per il futuro della nostra società.
“Quest'anno anche l’approdo al Festival del Fundraising è stato stravolto dalle dinamiche della pandemia e tutto si è dovuto riconvertire all’online, al distante ma anche al più forte e al più intenso. – Sottolinea Stefano Malfatti Presidente dell’Associazione Festival del Fundraising che così continua - E’ il caso anche dell’IFA che se negli altri anni viveva della suspance delle candidature, sulla forza delle storie di singoli donatori e sull’esempio di storie singolari ed originali, quest’anno ha potuto esaltare lo spirito e la cultura del dono nel suo significato più profondo, allontanandosi magari dalla priorità del denaro ma esaltando la forza della relazione e del sostegno reciproco.”
Il premio, promosso da Associazione Festival del Fundraising e da ASSIF, si sarebbe dovuto assegnare, come ogni anno, in occasione del Festival del Fundraising a metà maggio, ma a causa del lockdown, è stato rimandato a settembre e si è tenuto online. Anche per quest’anno due sarebbero state le categorie in gioco se il lockdown imposto dall’infezione da SARS-COV2 non avesse condizionato la vita degli italiani nel corso dei primi nove mesi del 2020: Fundraiser dell’anno, riconoscimento del fundraiser che si è distinto per le eccezionali capacità nella pratica della professione, manifestando una spiccata dote nel coniugare gli aspetti tecnici della raccolta fondi con l’attenzione alla cura della relazione personale con i donatori.
Donatore dell’anno: una persona o una famiglia che si è distinta per l’elevato senso civico e filantropico grazie a una riconosciuta generosità e disponibilità nel sostenere in prima persona progetti di organizzazioni non profit. Ma quest'anno, e solo per quest’anno in via straordinaria, Assif e Associazione Festival del Fundraising hanno deciso che l'Italian Fundraising Award, non venga assegnato a un singolo donatore e a un singolo fundraiser, ma a tutti i Fundraiser e a tutti i Donatori che nel 2020 hanno creduto nel nostro Paese, nelle sue professionalità e nel suo cuore. E ci hanno creduto così tanto da sostenerlo aiutandolo a vincere la fragilità. Rendendolo forte e migliore.
“Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è che la collaborazione, l’empatia, la solidarietà rappresentano sempre di più un’arma vincente e imprescindibile per affrontare anche le situazioni più eccezionali ed impensabili. – Afferma il Presidente di ASSIF Nicola Bedogni che continua - E quest’anno IFA ha scelto di valorizzare questo messaggio in cui il dono emerge come contagioso esso stesso e capace di diffondersi come un virus contaminando positivamente gli animi di coloro, donatori e fundraiser, che hanno reagito all’emergenza facendo fronte comune con il loro cuore e la loro creatività.”